top of page

16

La terza forma dell’“io” ci introduce nell’entità autonoma dell’uomo entro un mondo spirituale. Suscita il senso che l’uomo, con la sua natura terrestre-sensibile, sta davanti a se stesso soltanto come la manifestazione di quel che egli è in realtà. Con ciò gli è dato il punto di partenza per una vera conoscenza di sé, perché quel sé che configura l’uomo nella sua verità, si rivelerà alla conoscenza solo quando si progredisca dal pensiero dell’io all’immagine di esso, dall’immagine alle forze che la creano e, da lì, ai portatori spirituali di tali forze.

2. ROSA.png
bottom of page