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Varcando la soglia della morte, l’uomo entra nel mondo spirituale, e sente come si stacchino da lui tutte le impressioni e i contenuti dell’anima che, mediante i sensi corporei e il cervello, egli si era acquistati nella vita. Alla sua coscienza si presenta allora in un vasto panorama di immagini quel contenuto della vita che, durante la peregrinazione terrena, potè essere accolto nella memoria in forma di pensieri senza immagini, oppure quello che è sì rimasto inosservato per la coscienza terrena, ma che ha prodotto sull’anima un’impressione subcosciente. In pochi giorni queste immagini impallidiscono fino a scomparire. Scomparse che siano, l’uomo sa di avere deposto anche il suo corpo eterico, nel quale può riconoscere il portatore di quelle immagini.

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