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Deposto il corpo eterico, l’uomo ha come parti costitutive superstiti il corpo astrale e l’io. Finché gli resta il primo, esso fa sì che la coscienza sperimenti tutto ciò che, durante la vita terrena, ha formato il contenuto incosciente dell’anima immersa nel sonno. Questo contenuto reca i giudizi che gli esseri spirituali di un mondo superiore imprimono nel corpo astrale durante i periodi di sonno, ma che si celano alla coscienza terrena. L’uomo rivive la sua vita appena trascorsa, ma in modo che il contenuto della sua anima è ora il giudizio, pronunciato dal punto di vista del mondo dello spirito, sul suo agire e pensare. La rivive a ritroso: prima l’ultima notte, poi la penultima, e così via.

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