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Alla terza gerarchia (Archai, Arcangeli, Angeli) ci si può spiritualmente accostare se si imparano a conoscere pensare, sentire e volere in modo da scorgere in essi lo spirituale attivo nell’anima. Il pensare pone a tutta prima nel mondo solo immagini, non qualcosa di reale. Il sentire si muove in questo elemento immaginativo; testimonia di qualcosa di reale nell’uomo, ma non può esplicarlo. Il volere dispiega una realtà che presuppone il corpo, ma non collabora coscientemente alla sua con figurazione. L’essenziale che vive nel pensare, per fare del corpo il fondamento del pensare stesso, l’essenziale che vive nel sentire, per fare del corpo il partecipe di una realtà, l’essenziale che vive nel volere, per cooperare coscientemente alla sua configurazione, è vivente nella terza gerarchia.