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  • Immagine del redattoreGiorgio Tarditi Spagnoli

Lo Zodiaco come Via di Iniziazione

Per comprendere lo “Zodiaco come Via di Iniziazione” possiamo partire da alcuni fondamenti dell’astrologia, l’antica scienza sacra dei Caldei, che nella sua forma primigenia si presenta nella 3° epoca di cultura l’Egizio-Caldaica. Attualmente, come 5° epoca di cultura ci troviamo incarnato in una ricapitolazione in forma superiore di quell’epoca, ed il popolo italiano è, nel suo insieme, una reincarnazione del popolo egizio, dunque questa via è particolarmente adatta.



In astrologia, nei temi natali, avete 3 sistemi da tenere in considerazione, le cui relazioni reciproche danno come risultato il tema natale stesso: i segni, i pianeti e le case. Questi tre sistemi non sono solo simbolici, ma sono esseri spirituali che hanno relazioni tra loro, rispondendo a queste domande:

  1. Segni – “chi, che cosa?” il soggetto della relazione, l’attore dell’azione

  2. Pianeti – “come?” la modalità in cui la relazione o azione si esplica

  3. Case – “dove?” il luogo dove la relazione si fonda sulla Terra, nella vita umana

Nel nostro caso porteremo il corso dell’anno come Via di Iniziazione, in particolare avendo lo Zodiaco come serie di stadi della Via di Iniziazione.

In continuità con il lavoro delle Notti Sante, lo Zodiaco compare in 2 modi, secondo la sequenza di Herbert Hahn e di Sergej Prokofieff:

  1. La sequenza di Hahn è temporale, legata alla successione delle stagioni e dei mesi dell’anno.

  2. La sequenza di Prokofieff è archetipica, dunque più cosmica, essendo l’anatomia dell’Adamo Cosmico.

Essendo una via di iniziazione, avremo due processi paralleli:

  • Processo discendente, ovvero gli impulsi zodiacali sotto forma di Virtù Zodiacali ricevuti dall’uomo.

  • Processo ascendente, ovvero le Virtù Zodiacali che diventano il Potere Acquisito.

Dunque, abbiamo le seguenti corrispondenze:

  1. Che il nostro “chi, che cosa?” è il Segno secondo la sequenza di Hahn. Il soggetto è il seme di spirito della Notte Santa corrispondente.

  2. La modalità, il “come?”, è dato dalle valenze astrologiche del Segno dalla relazione con le immagini simboliche, per cui ci avvarremo della stagione e degli ambienti che rappresentano più da vicino i Segni, nonché al mito.

  3. Infine il “dove?”, lo porremo in relazione alla sequenza di Prokofieff, cioè della costituzione occulta dell’Adamo Cosmico, che va dai Pesci all’Ariete. Queste hanno a che fare con l’ascendere nelle sfere cosmiche da gennaio a dicembre, che sono anche gradi di iniziazione, che risalgono dai piedi alla testa, dai Pesci all’Ariete.

Questa relazione tra “chi e dove” sembra rovesciata rispetto a quella che ci aspetteremo, infatti la sequenza di Hahn è più temporale e quella di Prokofieff è più cosmica, tuttavia se comprendiamo l’evoluzione terrestre secondo la Scienza Occulta data da Steiner, sappiamo che ciò che nelle metamorfosi antiche di presentava in alto, sulla Terra si presenta in basso.

In altre parole, la sequenza profetica delle Notti Sante di cui parla Hahn si disvela come compito cosmico dell’umanità mentre l’Adamo Cosmico di cui parla Prokofieff è sia il bambino del Vangelo di Luca, il Secondo Adamo, che l’umanità nella sua interezza.

Tuttavia l’umanità disvelerà questa sua essenza solo nel corso di tutta l’evoluzione terrestre - ciò che potete leggere in sintesi nelle metamorfosi della 13° scheda dell’Adam Kadmon.


Tutto quello che facciamo nella via esoterica è un anticipare quello che avviene nel post mortem. Possiamo dirlo anche in questi termini, quando diciamo che l’uomo deve imparare a morire in vita per essere Iniziato, a provare qual è l’esperienza dell’iniziazione, vuol dire portare questo processo del post mortem in vita.

Di conseguenza quando noi facciamo la revisione, il panorama della vita al contrario prima di andare a dormire, equivale a quello che faremo subito dopo l’evento della morte sul piano fisico sensibile, anticipiamo il momento in cui il corpo eterico si scompagina dall’interno dei limiti del corpo fisico, e da quella che è la memoria, che noi percepiamo come tempo, diviene un insieme, una sorta di pinacoteca, una galleria di quadri, che sono i quadri di vita, gli eventi di vita che noi percepiamo nello spazio. E' esattamente quello che noi facciamo in piccolo ogni volta prima di andare a dormire, e per questo diciamo, come dicevano i greci, che il sonno è il fratello minore della morte. Ne abbiamo parlato anche nell’ambito della conferenza su l’onirosofia, sulla saggezza dei sogni. (di seguito il link)


Man mano che noi avanziamo in questo vivere la morte, che nell’iniziazione è portare la vita nell’elemento della morte, quello che accade è che diventiamo dei collaboratori per la costruzione dei mondi stessi, cioè dei collaboratori delle Gerarchie.

Il mondo esterno degli dei e quello interiore dell’anima, si uniscono in un Io Dio un Io che è capace di divenire qualcuno che dona se stesso, che dona la luce. Questo donare la luce noi lo possiamo chiamare in un altro modo, noi nell’ambito sia del seminario, quello su le virtù zodiacali che nell’ambito di questo percorso, quando noi pratichiamo i versi mantrici che corrispondono allo Zodiaco, a quel segno zodiacale che è associato a quel mese, e alle virtù che diventano una potenza acquisita, noi, in quel momento, siamo collaboratori delle Gerarchie.

Abbiamo visto abbiamo cercato di rappresentare in forma di una evoluzione del segno zodiacale dal mondo eterico al mondo astrale al devachan inferiore al devachan superiore, sono le quattro metamorfosi che abbiamo elencato per ogni segno zodiacale. Noi in quel momento infondiamo la luce dell’Io, un Io che si vuole, che si vota con la sua buona volontà a compenetrare il mondo, in particolare quella virtù di quel segno zodiacale, per edificare i mondi: eterico, astrale, spirituale.

Quindi l’uomo come collaboratore delle gerarchie in particolare nello zodiaco con i Cherubini che sono gli spiriti dello zodiaco.



Prima Metamorfosi

L’Aquario è Ganimede, principe dei Troiani i quali sono legati all’immagine del cavallo, ovvero la mente. Egli è il più bello dei mortali della sua epoca, tanto che Zeus, lo rapì sotto forma di Aquila mentre pascolava il suo gregge. Quando Zeus rivela la sua vera forma divina al giovinetto, questo viene trasfigurato nell’Aquario, e assunto nell’Olimpo come il Coppiere degli Dei. La mente è dunque il veicolo della rivelazione dell’astralità cosmica, come uno specchio d’acqua che riflette la volta celeste col suo pigolio di stelle, l’illimitato nel cosmo che limita se stesso nella mente umana.

Seconda Metamorfosi

Il Battista, quale iniziato dell’Aquario, compare anche sotto forma di Angelo. Egli è colui che battezzando Gesù di Nazareth “versa” il Cristo entro i suoi involucri. In altro senso, egli è anche Parsifal, il Santo Folle, l’Uomo-Angelo che nel suo pellegrinaggio diviene portatore della coppa del Santo Graal, la reliquia del Re del Graal che rappresenta la capacità ricettiva, il polo femminile del divino. Egli è l’anticipatore della Sesta Epoca o Epoca dell’Aquario in cui la laringe, attraverso il pensare vivente, si farà nuovamente portatrice della Parola Creatrice.

Terza Metamorfosi

Nella terza metamorfosi, l’Aquario diviene infine la Fonte Battesimale, brocca divina dalla quale viene versata l’acqua celeste, l’Acqua della Saggezza. La Laringe è la brocca dalla quale scaturiva la parola degli Dei e che dopo la cacciata dal Paradiso Terrestre perde la sua potenza creatrice, al suo posto viene ad abitarla uno spirito di menzogna. Per questo viene reso necessario il Battesimo che, come esorcismo, limita la potenza dello spirito immondo che abita l’uomo, il Doppio, l’ospite oscuro che abita l’uomo.

Quarta Metamorfosi

Nella quarta metamorfosi, l’Aquario è la gamba dell’Adam Kadmon, la quale è pervasa dalle forze di tensione che sorreggono tutto il corpo e che si scaricano poi nei piedi. Sono le Colonne del Tempio dell’Uomo, che reggono il corpo fisico dell’uomo in posizione eretta e che gli permettono di innalzare la sfera del capo dalla superficie della Terra alla sfera celeste durante la veglia, potendo dunque esporsi alla luce lunare, solare e stellare. Le gambe permettono di muoversi verso il futuro, andando incontro agli eventi che abbiamo deciso per noi intessendo il karma.

Commento

L’Acquario deve praticare la virtù della Discrezione, cioè della comprensione dei limiti esteriori. Osservando il mondo da altezze siderali, dove scorre la fredda acqua celeste, egli è in contatto con le verità universali che prescindono dalla singola limitata personalità, ma il suo difetto è dunque non essere capace di comprendere il destino individuale dei suoi simili. Così manca di discrezione, accomunando dove non necessario. Tuttavia, quando praticata ed interiorizzata, la Discrezione diviene Potere Meditativo, ovvero lo scioglimento dei limiti interiori. Riesce così ad osservare l’altro in un’immagine interiore e connettere la sua dimensione individuale con quella universale.




Da un estratto del percorso "Lo Zodiaco come Via di Iniziazione" e "Commento alle Lezioni Esoteriche volume 1"


(il link per il seminario completo "Lo Zodiaco come Via di Iniziazione")

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