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Immagine del redattoreGiorgio Tarditi Spagnoli

Aspetti scientifico-spirituali del Coronavirus

Aggiornamento: 21 gen 2021

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Johfra, La Donna Vestita di Sole e il Drago dell’Apocalisse 


Natura e Io umano

In origine l’archetipo dell’uomo, l’Adam Kadmon, era tutt’uno con l’archetipo della Natura, essendo questa originata dall’espulsione progressiva dei componenti che dovevano rendersi oggettivi nel processo di evoluzione dell’Io dell’uomo. Dopo la Cacciata dal Paradiso, l’archetipo dell’uomo viene corrotto e così, di riflesso, quello della Natura: la potenza luciferica corrompe l’astrale dall’interno, nell’anima dell’uomo, quella arimanica corrompe l’eterico dall’esterno, nella Natura, oscurandola nella materia. Ecco dunque che il Cristo viene per compiere azioni che siano interiori e insieme esteriori: l’azione interiore redime la tentazione di Lucifero nell’astrale dell’uomo, l’azione esteriore redime la tentazione di Ahriman nell’eterico della Terra. Così come l’archetipo dell’uomo, il fantoma dell’Antico Saturno, viene restaurato nel Corpo di Resurrezione, così la Terra stessa, ricevendo l’Io cosmico del Cristo, che da Spirito Solare diviene Spirito della Terra, viene posta sulla via della Resurrezione. Il Cristo stesso risorge e si manifesta nel corpo eterico, quale Cristo Eterico.


Ora, non dobbiamo confondere l’immoralità del bigottismo religioso con quello dell’Io, questi sono totalmente diversi, infatti il dualismo religioso non trova il principio del Cristo:

  1. Il bene della religione è Lucifero.

  2. Il male della religione è Ahriman.

In particolare, se Ahriman è privo di morale, inseguendo solo la potenza, il moralismo religioso proviene invece da Lucifero. La morale dell’Io, e dunque del Cristo, consiste infatti di “libera azione di amore”, cioè dell’equilibrio nell’auto-coscienza il quale può perfino apparire come male agli occhi di chi non ha ancora risvegliato la propria coscienza dell’Io. Il Cristo in quanto presenza del Figlio, proviene dall’Eternità, e dunque oltre ogni dualismo, oltre il bene e il male che noi siamo soliti giudicare.


Il male porta fuori tempo e spazio qualcosa di già esistente e adatto altrove e altrimenti. Come esiste una “fantasia morale”, esiste anche una “fantasia immorale”, la quale trasporta un bene al di fuori di tempo e spazio. Tuttavia l’uomo per mezzo dell’ostacolo offerto dal male e del suo superamento, può sviluppare forze di libertà e amore che viceversa, in assenza del male non avrebbe potuto mai sviluppare. Nel piano divino, dunque, il male si sacrifica affinché possa sorgere un bene superiore che prima dell’insorgenza del male non esisteva affatto. Questo per esempio è il segreto del Mistero del Tradimento compiuto da Giuda per 30 denari d’argento, permettendo il compiersi del Mistero del Golgotha.


Secondo la scienza dello spirito, l’origine dei virus avviene per azioni immorali che l’uomo perpetra nei confronti della Natura. Si tratta di azioni che l’uomo compie e che sono contrarie al suo stesso Io, ovvero contro l’equilibrio di cui l’Io è portatore, che è anche l’amore, anche per la Natura. L’uomo nella sua missione spirituale è chiamato a risvegliarsi nella coscienza dell’Io per mezzo di Michael nel pensiero e del Cristo nel sentimento, ovvero passare dal pensiero vivente al pensare del cuore. Il pensare cosmico pensa al tutto nella parte, cioè al macrocosmo nel microcosmo e come questi siano l’uno l’immagine dell’altro. In questa economia cosmica dei pensieri, non c’è alcuna parte che non abbia ruolo nel tutto. Michael, in quanto portatore del pensiero cosmico, è il principe dell’Ecologia Spirituale. In questo passaggio l’uomo incontra la Sofia quale coscienza del pensiero stesso: ebbene la Sofia è l’Anima del Mondo ridestata, Madre Natura risorta, la quale risorge per mezzo dell’Io dell’uomo che si renda portare dei pensieri cosmici viventi di Michael. In altre parole, l’uomo per mezzo dell’Io fa resuscitare la Natura, Madre Sofia, nell’Io stesso.


Ogni volta che l’uomo agisce nel Cristo compenetra la Natura del principio dell’Io. Il Cristo Eterico è infatti intessuto degli esseri elementari che abitano il mondo eterico. Ogni qualvolta riusciamo a compenetrare la Natura ed i suoi Regni Minerale, Vegetale e Animale con la coscienza dell’Io, la Natura viene restaurata nella sua condizione paradisiaca, insieme agli elementali che vengono salvati dalla decadenza e dissoluzione dalla coscienza dell’uomo. Dunque contemplare la Natura per mezzo della sacralità che l’Io conferisce all’esistenza tutta, dalla vita di tutti i giorni fino al limite del cosmo, permette alla Natura stessa ed i suoi esseri di evolvere verso l’uomo, ovvero tornare a far parte dell’Adam Kadmon che va riformandosi fino alla prossima incarnazione planetaria della Terra stessa, il Futuro Giove. In questo processo anche i batteri e virus patogeni, formatisi per distacco da un tutto organico più grande, torneranno ad essere parte di questo tutto, divenendo integrati nella Natura e poi nell’uomo cosmico che verrà formandosi.


Come male deriva dal bene e al bene ritornerà, così i virus derivano da organismi e ad organismi ritornano. In sostanza così come il male si oppone al bene al fine di essere redento, così il parassita torna all’ organismo ospite al fine di entrare in simbiosi con esso. Da questa osservazione dell’equilibrio che vige tanto nel mondo spirituale che nel mondo naturale, che è immagine di quella spirituale, possiamo affermare che l’uomo ha il compito di redimere il male e superare la malattia. Il compito dell’uomo di redimere il male deve compiersi in particolare verso gli spiriti arimanici, gli spiriti del materialismo, facendo sì che vengano reintegrati e diventino collaboratori dell’evoluzione spirituale donando la loro potenza per la realizzazione degli scopi dello spirito – allo stesso modo l’uomo ha il compito di integrare quello che a tutta prima compare come malattia e poi una volta superata diventa una nuova forza interiore dell’anima che non era stata ancora conquistata. Questo è il motivo esoterico per cui ogni malattia infettiva nel corso del tempo compare, ha un picco e poi comincia a perdere forza, tendendo a diventare meno pericolosa e meno diffusa, finanche a scomparire.


L’origine dei virus

C’è molta confusione in merito all’origine dei virus in ambito scientifico-spirituale. Questo è dovuto alle affermazioni del Dr. Thomas Cowan, le quali non corrispondono affatto al pensiero di Steiner. A me e diversi altri amici studiosi di scienza dello spirito sembrava strano infatti non averla mai letta prima in altri contesti, né nei vari articoli e commentari all’attuale situazione da parte della Società Antroposofica, tuttavia non si sa mai, essendo ovviamente l’opera di Steiner vastissima. Nonostante le molte ricerche, infatti, non siamo riusciti a trovare la citazione riportata, che, per altro, tradisce la sua incongruenza, parlando di "virus", termine mai usato da Steiner e ancor più di "DNA", abbreviazione coniata solo nel 1944 dalla parola "acido deossiribonucleico" coniata solo nel 1931, rispettivamente 19 e 6 anni dopo la morte di Steiner nel 1925 .


Nonostante il possibile legame tra epidemie e onde elettromagnetiche, in quanto indeboliscono il sistema immunitario, l’idea secondo cui “l’elettromagnetismo intossica le cellule e induce la formazione dei virus dall’interno” non è di Steiner e sembra funzionale nel voler negare che i virus possano essere trasmessi da individuo ad individuo. Esistono invece delle citazioni riguardo alla progressiva elettrificazione dell’atmosfera e la difficoltà di “rimanere umani”; nonché citazioni su come i bacilli diventino parassiti patogeni in un organismo con terreno squilibrato – ma sono citazioni separate.


Gli exosomi sono stati osservati per meccanismi cellulari di secrezione di sostanze. È il meccanismo proposto per la genesi originaria dei virus, ma non è stata mai osservata in vivo. Il Dr. Cowan sostiene che Steiner avrebbe affermato il processo di estrusione dalla cellula per mezzo di exosomi avverrebbe ogni volta che viene a originarsi un virus, tuttavia questo non è mai stato osservato e se così fosse, sarebbe di fatto impossibile rintracciare la filogenesi di un virus, come invece è possibile fare. Se i virus sono generati dalla cellula per estrusione di esosomi dovremmo ammettere che il dna Coronavirus è già presente così com’è nell’RNA della cellula (il Coronavirus infatti non ha DNA), così come tutti gli altri virus che possiamo manifestare ma questo significherebbe anche che l’RNA del Virus dovrebbe assomigliare più di tutti all’uomo e non ad altri Coronavirus e così non è.


L’origine per estrusione negli exosomi, invece, è in effetti ciò che avvenne in un’era remotissima quando i virus originarono dai tipi cellulari che parassitano ancora oggi, questa idea è ammessa anche dalla scienza naturale. Dunque i virus sono parti del genoma di cellule, a cui devono far ritorno per forza per potersi riprodurre. Il virus infatti sfrutta i meccanismi cellulari per la sua riproduzione perché è un parassita obbligato. Tutti gli esseri che condividono quel tipo cellulare da cui sono originati possono essere ospiti del virus. Questo senza considerare le mutazioni ovviamente che permettono al virus di adattarsi e “saltare di specie”. Le mutazioni non riguardano tutto l’insieme dell’RNA del virus ma solo una sua frazione che è quella che muta e permette di adattarsi a nuove specie. Ma sempre che possiedono il tipo cellulare primitivo, cioè il tessuto polmonare. La teoria sull’origine vuole che i virus si siano originati quando si sono originati i tipi cellulari che sono in grado di parassitare primitivamente. Dunque la domanda corretta evolutivamente sarebbe: quando si è originato per primo il tessuto cellulare primitivo di tutti gli animali che possiedono il Coronavirus del tipo primitivo?


Siccome il genere Coronavirus parassita anche i rettili, oltre che i mammiferi e uccelli, si deve ammettere che questo virus si è originato dal distacco di parti del genoma di un organismo in exosomi all’epoca del progenitore comune di tutte le specie parassitate dal Coronavirus primitivo. Dunque si parlerebbe di circa 251 milioni di anni fa, nell’era Mesozoica quando secondo la scienza naturale si differenziarono i rettili. In termini scientifico-spirituali questo ci porta all’Era Lemurica, ovvero quando l’uomo ha espulso da sé i rettili.


Il virus è un essere privo di vita ma tuttavia capace di replicarsi, è sospeso tra il minerale e la cellula vivente, dunque deriva dalle forze primordiali del fisico e dai Misteri della Volontà dei Troni dell’Antico Saturno – il capside proteico minerale – e va verso le forze di vita eteriche originate dai Misteri della Saggezza delle Dominazioni dell’Antico Sole – la cellula quale unità base del vivente. Sono gli Asura che come gerarchia dell’ostacolo retrograda di Saturno che operano disgregando il fisico. Gli Asura agiscono nell’uomo legando Io e corpo fisico per mezzo dell’anima cosciente. Il virus ha questa segnatura poiché entra nella cellula e la disgrega nella forma per replicarsi.


Virus e corpo eterico

Il virus dunque si trasmette, ma ciò non significa che possano far insorgere sintomi: un asintomatico non è malato. Il problema è il terreno: se il terreno eterico è debole, virus e batteri possono e divenire patogeni cioè sovrastano il corpo il corpo eterico ospite. L’asse Io-eterico permette di rafforzare il sistema immunitario che fondamentalmente è quello che mantiene integra la forma dell’organismo con l’etere di vita. Il corpo eterico origina nell’Antico Sole dallo Spirito Vitale delle Dominazioni, ovvero 3 incarnazione planetarie prima dell’Io umano. Infatti il corpo eterico è 3 volte più evoluto del corpo fisico. È il corpo eterico che per mezzo dell’etere di vita mantiene la forma dell’organismo umano.


A questo proposito è bene ricordare che l’uomo non ha mai “creato” un virus, ma solo modificato. Lo stesso vale per tutti gli altri esseri “creati” in laboratorio, che sono cioè modificati. L’espressione “creare in laboratorio” è del tutto inappropriata. L’uomo infatti non ha ancora acquisito le forze necessarie per elevarsi al rango di quelle Gerarchie Spirituali che sono gli dei creatori, cioè gli Elohim. L’Io dell’uomo pur essendo stato donato dagli Elohim è ancora nella sua infanzia, per la precisione gli Elohim, essendo la Gerarchia del Sole, sono ben 4 volte più evoluti dell’Io umano allo stato attuale, ovvero sono oltre lo stato di coscienza dell’Intuizione.

Il virus essendo originariamente parte dell’organismo che l’ha originato, ha un’azione dissolvente la forma: il principio della forma è legato a quella di identità. Tanto è vero che la morfologia è la prima tra per branche delle scienze della vita, la biologia. Noi infatti riconosciamo le “forme di vita”, cioè le forme che sono dotate di vita propria, la quale mantiene a sua volta la forma. Una volta che le “forme di vita”, vegetali o animali, sono abbandonate dalla vita al momento della morte, perdono anche la loro forma propria con la decomposizione.


Da ciò possiamo ben comprendere come un virus, il quale è una forma semplificata di una forma di vita più complessa, abbisognando di entrare nell’organismo ospite originario per replicarsi, fungono da etere di vita decaduto, un anti-etere di vita. Ciò è tanto più vero nel momento in cui il virus possa essere anche stato ingegnerizzato al fine di amplificarne alcune caratteristiche, come ad esempio una maggiore capacità di diffondersi e contagiare. Il virus dunque per assumere la sua propria forma abbisogna di dissolvere quella delle cellule da cui ha originato, replicandosi al loro interno. Un virus può rimanere integro nella sua forma funzionale solo per un tempo limitato al di fuori dell’organismo ospite, pena la dissoluzione della sua stessa forma da parte degli agenti atmosferici, in primis la luce del Sole.


La Corona-Crisi

Innanzitutto il Coronavirus è un’influenza, ovvero un virus che colpisce sopratutto al sistema respiratorio umano: naso, bocca, trachea e sopratutto polmoni. Secondo la medicina antroposofica, l’influenza è dunque una malattia legata a Mercurio, a cui corrispondono anticamente i polmoni, rappresentando le ali del caduceo ancora da dispiegarsi. L’influenza è dunque un’accrescimento di coscienza nella sfera del sentire, il polo ritmico. Secondo la fisiologia antroposofica, i polmoni sono quella parte del corpo umano che mette in comunicazione l’individuo umano col cosmo, è per mezzo della respirazione, inspirazione ed espirazione, che vi è uno scambio costante tra il microcosmo e il macrocosmo. La relazione tra micro e macrocosmo è il punto in cui la metà cosmica della lemniscata cosmica entra e diviene la metà umana.


Il Coronavirus provoca una trasformazione dei polmoni così che da un ambiente acqueo, che ricopre gli alveoli con un velo, si passa ad un ambiente secco, calcificato così che la funzione respiratoria diviene difficile, ovvero diviene necessario uno sforzo cosciente per far sì che avvenga la funzione respiratoria, sia esso da parte del malato o di chi lo assiste. In altre parole il Coronavirus mette in risalto il punto di contatto tra l’individuo e l’universo, il sistema respiratorio, così che diviene necessario ripensare il nostro rapporto con l’ambiente. L’uomo ha perso il contatto spontaneo con la Natura, con la Terra, e deve ora ripensarlo coscientemente. I polmoni ci permettono di incarnare il polo animico-spirituale nel corpo fisico, legandolo all’aria elementare e dunque perfino alla materia: un aspetto che dimentichiamo in questa società virtuale che vuole scindere il suo legame con la Natura e dunque con la Terra. Negare il legame tra Natura e Uomo è negare lo Spirito della Terra, è negare che la Terra è il corpo del Cristo.


Nonostante tutte le teorie del complotto, il Coronavirus origina in Cina: questo è dimostrabile per mezzo dello studio filogenetico del genoma del Coronavirus, il quale è imparentato con il suo progenitore, il Coronavirus dei pipistrelli. Si tratta dunque di un “salto di specie” tra pipistrello e uomo. Come molte altre epidemie originatesi in Cina e più in generale nei luoghi dove la possibilità di commistione tra sangue umano e animale, la mutazione che permette al virus di passare di specie, è dovuta alla combinazione di scarse o assenti condizioni igieniche combinate al trattamento inumano degli animali, spesso esotici e protetti dalle convenzioni internazionali. In Cina sono stati chiamati in causa serpenti, pipistrelli e perfino il pangolino, specie animali soggette alle massime restrizioni in campo di traffico illegale che la Cina sistematicamente elude, tanto che, ad esempio, il pangolino è sulla via dell’estinzione.


L’epidemia ha poi coinvolto tutte le nazioni del mondo ed divenuta dunque una pandemia: ciò significa che la sua compensazione, pur essendo originata in Cina, agisce in tutto il mondo, tanto più nelle nazioni più industrializzate. Questo aspetto indica un legame con il consumismo, il “figlio” del pensiero materialistico applicato all’economia, e dunque coinvolge a vario titolo il karma di tutte le nazioni del mondo. Si tratta dunque di un evento a livello di karma mondiale, universalmente umano.


Il Coronavirus da un lato è un frammento dell’animale che è riuscito a diventare parzialmente umano, dall’altro è una parte dell’uomo che viene animalizzata.  Dal punto di vista scientifico spirituale non dovremmo dimenticare sia il disboscamento selvaggio dell’Amazzonia che gli incendi in Australia che hanno procurato la morte di decine di migliaia di animali nella sofferenza: come abbiamo visto, la sofferenza animale causata dall’uomo per via della sua sconnessione con la Terra quale essere vivente, quale corpo del Cristo, genera una compensazione da parte dell’onda di vita animale che ritorna sottoforma di agenti patogeni, quali appunto i virus. L’uomo tratta in modo inumano gli animali e questi si abbassano divenendo agenti patogeni, tornando per compensare la sofferenza subita.


Per quanto riguarda il contagio, non è difficile notare che le zone più inquinate sono soggette ad una virulenza maggiore: si basti pensare alle città della Cina e alla zona rossa italiana che comprende le principali città dove lo smog e il particolato sono un grave problema. I tessuti respiratori sono già normalmente sottoposti a stress e dunque risultano più deboli. L’alta mortalità in Italia è probabilmente legata da un lato al fatto che è tra le popolazioni con più anziani e dall’altro all’abuso di antibiotici che nel tempo ha selezionato ceppi di batteri estremamente resistenti i quali, in combinazione agli effetti del virus, sono la reale causa dei decessi. La diffusione su larga scala del virus è dovuta al disboscamento e l’urbanizzazione selvaggia che permette al virus di non essere tamponato dai sistemi di compensazione di cui gli ecosistemi sono dotati.


Dal punto di vista fenomenologico anche il nome stesso “Coronavirus” ha una valenza scientifico-spirituale: infatti questo virus ha in sé la parola “Corona”, la quale è nella forma del capside proteico del virus stesso, ma essa è anche una parola di potere, è il nome della più alta sfera dell’Albero della Vita: la Sephirah Kether, “Corona” per l’appunto, che è l’Io divino, o vero Io posto al centro dello Zodiaco. Tale Io è superiore perfino all’Io superiore il quale risiede nella sfera del Sole. Questo aspetto di osservazione fenomenologica del nome stesso del virus, ci conduce al fatto che l’uomo debba trovare in se stesso la sua Corona, cioè il collegamento verticale tra l’Io individuale nell’incarnazione e il suo Io superiore e dunque il Cristo, il quale è chiamato a nascere in ogni uomo, indipendentemente dalle chiese esteriori le quali – a causa delle disposizioni prese per rallentare il contagio, sono chiuse e dunque non possono riunire la congrega dei fedeli.


Il legame karmico Cina-Italia

Per quanto riguarda la situazione in particolare tra Cina ed Italia, e del rapporto tra loro per numero di contagi, possiamo dire che, storicamente l’Italia, è sempre stata la porta di ingresso dell’Oriente in Europa. Questo è tanto più vero nei confronti della Cina, in quanto Venezia era la porta di ingresso nel cuore d’Europa della Via della Seta.


Inoltre, più recentemente Italia e Cina, hanno sviluppato un particolare rapporto di vicinanza dalla crisi del 2008 in poi, quando molta produzione manifatturiera italiana era già stata delocalizzata in Cina, così come molte attività e immobili sono state svendute ai compratori cinesi. L’Italia ha sofferto la crisi del 2008 molto più di altri paesi europei, rendendola più permeabile all’influsso orientale, avendo anche più attrattive da parte di investitori stranieri, quali i cinesi. Da lì è cominciata una sorta di “sostituzione” di imprese che prima erano italiane su suolo italiano con quelle cinesi su suolo italiano.


La ragione della svendita è puramente economica, ed essendo malata l’economia italiana, la malattia si riversa sulla sfera sociale come epidemia. Legando l’economia, si legano i liquidi, la sostanza vitale, ovvero il corpo eterico dell’Italia e della Cina: di conseguenza se la “Cina si ammala” anche “l’Italia si ammalerà” di conseguenza, come effetto domino.


A rinforzare questo duplice aspetto, Italia e Cina hanno recentemente sottoscritto un patto economico e di scambio turistico e culturale in modo da porre l’Italia come polo equilibratore tra l’America, sempre presente militarmente e ideologicamente sul territorio da dopo la Seconda Guerra Mondiale, e la Cina a rappresentare la potenza industriale crescente dell’Oriente.

Vediamo le conseguenze di questo legame karmico anche nel modo in cui la Cina sta sopperendo alla mancanza di mascherine in Italia, inviando anche medici esperti nel contenimento del contagio virale. Emblematica è la citazione di Lucio Anneo Seneca scelta come slogan dal brand tecnologico Xiaomi per l’invio delle mascherine:

Siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero, fiori dello stesso giardino.

Questa frase, che fa parte del patrimonio classico della civiltà mediterranea, è stata scelta da un rappresentante della cultura cinese per indicare l’unione che inconsciamente esiste tra Italia e Cina, nei suoi risvolti tanto positivi che negativi. È molto interessante notare come sia un pensiero di unità, di continuità e di identità, che, pur essendo di Seneca in esso riecheggia l’antica saggezza degli aforismi orientali. È interessante notare come questo elemento di adagio sulla cultura tradizionale sia in comune, seppur in forme diverse, tra l’Oriente, la Cina in primis e l’Italia.

La Cina degli Imperatori è diventata la Cina del regime totalitario comunista con pochi che godono alle spalle dei molti, l’Italia degli Imperatori romani è diventata l’Italia lobbistica dei personalismi ed egoismi dei pochi sui molti. Il pensiero e la lingua italiani, essendo fondamentalmente intessuti nell’elemento dell’aria, sono influenzate delle stesse forze luciferiche che predominano in Oriente, le quali sono portare a dare peso ai pochi più che all’individuo. Si deve ricordare che l’Oriente, in particolare l’Asia Minore, è stato fondato come centro di diffusione della risorta saggezza di Atlantide dopo il Diluvio Universale e dunque l’Oriente in sé è più legato alla ripetizione della tradizione, dell’uguale piuttosto che all’innovazione come invece è il polo Occidentale Americano.


Virus e vaccini

Riguardo alla posizione di Steiner riguardo ai vaccini viene spesso riportata la citazione che riportiamo di seguito e che tuttavia non è direttamente in relazione alla situazione attuale riguardo i vaccini:

Gli Spiriti delle tenebre sono in mezzo a noi, sono qui. Dobbiamo restare in guardia in modo da accorgerci quando li incontriamo, in modo da comprendere dove si trovano. Perché la cosa più pericolosa nel prossimo futuro, sarà abbandonarsi inconsciamente a tali influssi, che realmente esistono intorno a noi. Infatti, che l’uomo li riconosca o meno, non fa alcuna differenza per la loro reale esistenza. Soprattutto, per questi Spiriti delle tenebre sarà importante portare confusione, dare false direzioni a ciò che si sta ora diffondendo in tutto il mondo e per cui gli Spiriti della Luce continueranno a operare nella direzione giusta. Ho già avuto occasione di mettere in guardia su una direzione sbagliata, che è davvero tra le più paradossali. Vi ho indicato che i corpi umani si svilupperanno in modo tale che vi potrà trovar posto una certa spiritualità, ma che il pensiero materialista, la cui diffusione è sempre più alimentata dalle indicazioni degli Spiriti delle tenebre, opererà in modo da opporvisi con mezzi materiali. Vi ho detto che gli Spiriti delle tenebre ispireranno le vittime di cui si nutrono, gli uomini che abiteranno, persino ad inventare un vaccino per deviare verso la fisicità, fin dalla primissima infanzia, la tendenza delle anime verso la spiritualità. Come oggi si vaccinano i corpi contro questo e quello, così in futuro si vaccineranno i bambini con una sostanza preparata in modo che attraverso la vaccinazione, queste persone saranno immuni dallo sviluppare in sé la “follia” della vita spirituale, follia, ovviamente, dal punto di vista materialistico. […] Tutto questo tende in ultima analisi, a trovare un metodo con cui si potranno vaccinare i loro corpi, in modo che essi non potranno sviluppare inclinazioni verso idee spirituali, ma crederanno per tutta la loro esistenza solo alla materia fisica. Così, come la medicina oggi vaccina contro la tubercolosi, cosi domani vaccinerà contro la disposizione verso la spiritualità. Con ciò si intende solo dare un accenno a qualcosa di particolarmente paradossale, tra le molte altre cose che accadranno in questo ambito, in un futuro prossimo e anche più remoto, in modo tale da creare scompiglio in ciò che deve fluire sulla terra dai Mondi spirituali, grazie alla “Vittoria degli Spiriti della Luce. – Rudolf Steiner, La Caduta degli Spiriti delle Tenebre, GA177, conferenza del 27 ottobre 1917

Tale vaccino “contro lo spirito” non è stato ancora inventato, ed esso non potrà essere contrastato da un’educazione spirituale. Tuttavia è chiaro che in questo caso Steiner non sta parlando dei vaccini in generale, bensì di uno specifico “vaccino anti-spirituale”. Per gli altri vaccini, che sgravano l’uomo dal vivere la controparte fisica di disposizioni animiche squilibrate, vale sempre la regola per cui l’educazione spirituale può compensare la malattia che è stata sgravata karmicamente a coloro che l’avrebbero dovuta esperire da un lato, così come quella che è stata introdotta a forza in coloro che non l’avrebbero prevista nel loro karma.


Se vogliamo mettere in pratica la scienza dello spirito dobbiamo tenere presente che quando lo sviluppo spirituale raggiunge un certo grado di sviluppo, non esiste possibilità di essere “avvelenati” da sostanze artificiali, siano essi vaccini, medicine o il cibo. Riguardo a quanto Steiner ha detto sui vaccini c’è molta confusione. La questione dei vaccini, per qualasiai malattia, si inserisce nel rapporto tra malattia e karma, in cui la malattia è espressione del karma e dunque di un processo di compensazione animico, il quale crea forze nella presente incarnazione ed in quelle successive.


Nelle parole di Steiner:

Ora sarà chiaro perché nel nostro periodo è apparsa la protezione della vaccinazione. Capiamo anche perché, tra le migliori menti del nostro periodo, esiste una sorta di avversione alle vaccinazioni. Questa avversione corrisponde a qualcosa dentro, ed è l’espressione esterna di una realtà interiore. Quindi, se da un lato distruggiamo l’espressione fisica di una colpa precedente, dall’altro dobbiamo assumerci il dovere di trasformare il carattere materialistico di tale persona attraverso una corrispondente educazione spirituale. Ciò costituirebbe la controparte indispensabile senza la quale svolgiamo solo la metà del nostro compito. Stiamo solo compiendo qualcosa a cui la persona in questione dovrà produrre una controparte in una successiva incarnazione. Se distruggiamo la suscettibilità al vaiolo [attraverso la vaccinazione], ci concentriamo solo sul lato esterno dell’attività karmica. Se da un lato andiamo a fare igiene, è necessario che dall’altro sentiamo il dovere di contribuire alla persona il cui organismo è stato così trasformato, anche per il bene della sua anima. La vaccinazione non sarà dannosa se, dopo la vaccinazione, la persona riceve un’educazione spirituale. Se ci concentriamo su un solo lato e non poniamo l’accento sull’altro, appesantiamo la bilancia in modo disomogeneo. Questo è davvero ciò che si sente in quegli ambienti che sostengono che dove le misure igieniche vanno troppo oltre, si propagano solo nature deboli. Questo naturalmente non è giustificabile, ma vediamo quanto sia essenziale non intraprendere un compito senza l’altro. – Rudolf Steiner, Manifestazioni del Karma, GA120, 25 maggio 1910

Il passo del Vangelo che si riferisce a questo processo di compensazione tra ciò che è artificiale e ciò che è spirituale, è questo:

E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno. – Marco 16:17-18

In particolare:

“Berranno veleno e non recherà loro danno”.

Il vero problema della vaccinazione è l’imposizione, ciò la limitazione della libertà. Infatti il male, al fine di agire, si traveste da ciò che un certo modo di pensare molti considera essere “bene”. Questo bene oggi, coincide essenzialmente da un lato con il materialismo scientifico e dall’altro con l’arricchimento economico: quando viene imposto un dogma scientista è possibile imporre una decisione su vasta scala nella popolazione e dunque arricchire una certa economia. Il male utilizzerà in primis l’economia per agire. Il male sfrutterà dunque una certa massa critica di persone, una maggioranza che non avendo sviluppato un proprio libero arbitrio, agisce solo in conseguenza di ciò che viene imposto.


Il problema riguardo a questo processo parallelo di espansione della conoscenza ed espansione della coscienza è che le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche possono muoversi ad una velocità molto superiore a quella della generale evoluzione spirituale dell’uomo che quindi viene progressivamente impigrito spiritualmente. È così che cadendo preda di Lucifero quando rifiuta in toto la tecnologia, e preda di Ahriman quando invece abbraccia completamente e acriticamente la tecnologia. La tecnologia per esempio è divenuta talmente potente e seducente per l’uomo che sorge la tentazione di abdicare ogni azione a sostituti dell’uomo, siano essi computer, robot o cyborg. Ogni scoperta scientifica amplia il reame di indagine della scienza e ogni innovazione tecnologica amplia le possibilità di azione umana: questi eventi possono avvenire (e di fatto avvengono) senza la piena compartecipazione della coscienza umana, lasciando così un vuoto tra la coscienza umana attuale e quella futura. In sostanza, ogni progresso portato in anticipo rispetto all’espansione della coscienza amplia un abisso tra quello che l’uomo è e quello che è destinato a raggiungere e che potrà colmare solo con un maggiore sforzo spirituale.


La cura del Coronavirus

Piuttosto che sul vaccino, sarebbe bene concentrarsi sulla cura dei sintomi dell’infezione da Coronavirus, ed in particolare sul plasma iperimmune, il quale consiste in una trasfusione di sangue dai pazienti che hanno integrato nel loro sistema immunitario la risposta al Coronavirus Covid-19, avendo sviluppato anticorpi in un tale grado da risultare “iperimmune”, cioè non più in grado di sviluppare sintomi o trasmetterlo. Dal punto di vista scientifico-spirituale sappiamo anche il sangue è il veicolo dell’Io sul piano fisico, ed in particolare dell’Io di gruppo, cioè delle forze ereditarie fisiche, le quali sono parte della rispondono alla fratellanza del sangue dell’Antico Testamento. Queste forze ereditarie fisiche rispondono all’Arcangelo Gabriel, il quale presiede alle forze di generazione della Luna e, su un piano superiore, all’Eloah Jehovah o Jahve, lo Spirito della Luna. La trasfusione di sangue è assolutamente vietata da Jehovah e da Gabriel, i quali prediligono la linea ereditaria fisica, dove vive l’anima di gruppo. Ciò era del tutto giustificato in termini evolutivi prima del Mistero del Golgotha, con la necessita di giungere alla linea sacerdotale e regale di Gesù di Nazareth.


Tuttavia, tutto cambia nei tempi del Nuovo Testamento, e specialmente da dopo il Mistero del Golgotha, le forze lunari di Jehovah cedono il passo a quelle del Cristo, lo Spirito Solare che termina la missione di tutti i legami di sangue e comincia l’importanza della fratellanza dello spirito che vedremo culminare solo prossima nella 6a Epoca di Cultura, l’Era dell’Aquario o Epoca del Sé Spirituale. La legge dell’amore del Cristo nell’Io individuale supera la legge del taglione legata al sangue e all’anima di gruppo. Noi oggi siamo non solo nell’epoca dell’anima cosciente, la 5a Epoca di Cultura o Era dei Pesci, che  deve trasmutare il fisico, ma anche nell’era dell’Arché Michael il quale, a differenza di Gabriel ispira il pensare cosmico e il cosmopolitismo, rifiutando tutto ciò che ha a che fare solo con l’ereditarietà del sangue, in quanto legata alla generazione fisica. Michael, e dunque la via scientifico-spirituale e rosicruciana che presiede, rifiuta ciò che è fondato solo nel fisico e nella linea ereditaria, dove predomina l’anima di gruppo.

La trasfusione di sangue entro lo stesso popolo allenta la forza dell’anima di gruppo, permettendo invece all’Io individuale di prevalere: la via dell’Io e quella che vede Michael illuminare il pensare ed unirsi al Cristo nel pensare del cuore e nell’eterizzazione del sangue, un sangue sovrasensibile il quale non ha legami ereditari. Dunque l’argomento per cui ci si dovrebbe rifiutare di accettare trasfusioni di sangue per via di una “commistione dello spirito” è ciò che Steiner chiama“Jahve-Denken”, ovvero il “Pensare di Jahve” dell’Antico Testamento, lo stesso principio per cui i Testimoni di Geova rifiutano le trasfusioni. Infatti la fratellanza del sangue e dunque il legame stretto tra spirito e sangue cessa con il Mistero del Golgotha, momento in cui prevale invece sempre di più la fratellanza dello spirito, la quale è fondata sul sangue di Cristo Gesù fluito dalla croce, sull’eterizzazione del sangue che fluisce tra cuore e testa e dunque sul Cristo Eterico.


La Redenzione di Ahriman

Steiner non era contro la tecnologia e le sue innovazioni, tuttavia metteva in guardia verso il dare per scontato che l’innovazione in sé, senza un corrispondente sviluppo spirituale potesse giovare all’umanità. Difatti i vaccini sono da inquadrare in questo modo, così come tutte le innovazioni tecnologiche: tutto ciò che sgravano all’essere umano deve essere compensato da un lavoro spirituale. Questo vale per qualsiasi invenzione tecnologica senza eccezione in quanto gli spiriti che ispirano scoperte scientifiche sono spiriti luciferici e quelli che ispirano l’innovazione tecnologica sono spiriti arimanici. Di conseguenza scoperte scientifiche e innovazioni tecnologiche devono essere poste in equilibrio rispetto all’Io per mezzo del Cristo.


La missione dell’uomo dopo il Mistero del Golgotha è redimere Ahriman trasformando il tavolo da laboratorio un altare. Affinché ciò possa avvenire è necessario che l’uomo possa credere di poter evolvere verso il suo archetipo spirituale così che le sue azioni saranno orientate al più grande bene. L’uomo ha smesso di credere in ciò che il suo archetipo spirituale gli permette di essere: molto di più di quanto non si attualmente. Il credere è un processo che permette all’uomo di giungere alla conoscenza. L’uomo attuale, afferrandosi come Io nel pensare, può giungere a ciò che ancora non riesce a conoscere per mezzo del credere. Tuttavia la scienza naturale attuale, essendo materialistica, interrompe questo processo: negando il credere quale mezzo conoscitivo rende tutto ciò che è possibile conoscere solo informazione data, fornita da altro, e mai afferrata per mezzo dell’Io.


Nel momento in cui l’uomo verrà pervaso dal senso del sacro compiendo un esperimento scientifico impedirà ad Ahriman di penetrare nell’atto stesso: la scienza natura verrà consacrata, e l’esperienza della Natura per mezzo della scienza sarà sacra anch’essa. Il materialismo sarà stato sconfitto proprio sullo stesso altare sul quale inizialmente si era manifestato. In quel momento il Cristo si unirà all’Io di quello scienziato che sarà insieme scienziato della natura e scienziato dello spirito. Dopo la religione, la scienza è la modalità con cui il Cristo culminerà la sua evoluzione nella sfera della cultura umana verso la fine della 5a Epoca di Cultura attuale. In quel momento l’Io dell’uomo avrà dunque acquisito la capacità creativa in senso scientifico, cioè avrà portato l’anima cosciente nella scienza, portando al contempo la scienza a coscienza, compiendo un processo che l’uomo già compì con l’evoluzione dell’anima senziente avendo conquistato una creatività in senso artistico.

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