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Immagine del redattoreGiorgio Tarditi Spagnoli

Il Tempio della Biografia Umana


Ringrazio di cuore Yoris Velcich del sito Anthropos: Conosci Te Stesso per aver reso i miei disegni alla lavagna in forma grafica.

Potete vedere il suo sito e gli altri miei disegni in forma grafica, qui: https://anthroposconoscitestesso.org/galleria/schemi/da-disegni-alla-lavagna-di-g-tarditi/


L'immagine antroposofica dell'uomo ci si para innanzi in un'immaginazione, una serie di metamorfosi nel tempo, che attraversa i settenni, procedendo dalla giovinezza, alla maturità fino alla vecchiaia. Ciò che esteriormente percepiamo come il processo di maturità e invecchiamento è il risultato dell'accrescersi dello spirito che progressivamente spiritualizza il corpo fisico. In questa poderosa immaginazione, l'insieme della biografia umana è una ricapitolazione della biografia dell'umanità, della Terra e del Cosmo, che nella discesa dal mondo spirituale nella corporeità fisica, ritorna poi al mondo spirituale, dando l'immagine del Tempio della Biografia, come il corpo dell'uomo è il Tempio come luogo di culto nello spazio, così la biografia è un Tempio costruito nella dimensione del tempo, dove si sviluppa il culto dell'anima per lo spirito.


L’infanzia (0-7), la giovinezza (7-14) e l’adolescenza (14-21) sono i primi tre settenni in cui l’uomo va a formare i tre corpi inferiori, fisico, eterico ed astrale, per mezzo delle forze della Natura, ovvero gli “Dei”, che intessono nella sua costituzione. Questi tre settenni sono, nel loro complesso, sotto l’influsso dell’ostacolo di Lucifero. Di queste tre età dell’uomo è infatti proprio il calore, il movimento e l’infiammazione che costruiscono il corpo fisico per mezzo delle forze eteriche. Fintanto che si deve formare il corpo fisico le forze eteriche sono impegnate nella crescita, ma quando queste si svincolano, diventano disponibili come forze di pensiero. In questi tre settenni il passato agisce per creare i veicoli nei quale l’Io, che rappresenta il presente, ed i tre spiriti, il Sé Spirituale, lo Spirito Vitale e l’Uomo-Spirito, potranno poi operare. Il passato è quindi inteso sia come passato cosmico, dell’Antico Saturno, Antico Sole e Antica Luna, che delle incarnazioni precedenti dell’Io che va a costruire i suoi nuovi involucri corporei a partire dall’Era Lemurica quando per via dell’influsso luciferico venne in essere il karma.


L’Io (Sole) viene sviluppato nei tre settenni successivi (21-28; 28-35; 35-42). l’Io comincia ad avvicinarsi all’uomo ai 21 anni, poi si incarna completamente intorno ai 33 anni e comincia la sua risalita verso lo Spirito a partire dai 36 anni. I settenni associati al Sole sono tre, in quanto sono necessari tre Settenni per lo sviluppo dell’Io rispetto al corpo astrale, corpo eterico e corpo fisico. È inoltre la conseguenza del fatto che l’Io dell’uomo appartiene alla Sfera del Sole, essendo stato l’Io creato per mezzo del sacrificio degli Elohim, gli Spiriti della Forma del Sole.


La piena maturità (42-49), la maturità avanzata (49-56), e la senilità (56-63) sono gli ultimi tre settenni in cui l’uomo va a formare i tre spiriti superiori, Sé Spirituale, Spirito Vitale ed Uomo-Spirito, per mezzo delle forze scaturite dall’Io in unione con l’azione del Cristo, ovvero lo Spirito Solare per mezzo di cui tutto viene fatto a nuovo. Questi tre settenni sono, nel loro complesso, sotto l’influsso dell’ostacolo di Ahriman. Di queste tre età dell’uomo è infatti proprio il freddo, la lentezza e la sclerosi del fisico, che viene distrutto a vantaggio dello spirituale che viene a nascere nell’anima dell’uomo. In questi tre settenni il futuro agisce per anticipare quella che sarà la futura evoluzione spirituale nella 6° e 7° Era dell’Apocalisse che seguiranno alla nostra 5° Era Post-Atlantica. Il futuro è quindi inteso sia come futuro cosmico dove questi principi spirituali verranno a maturazione: nel Futuro Giove il Sè Spirituale, nella Futura Venere lo Spirito Vitale e nel Futuro Vulcano l’Uomo-Spirito.


Superato il limite del karma in quesa incarnazione, a 63 anni, l’uomo è libero e diviene un “Figlio degli Dei”, ovvero gli dei dei pianeti che lo hanno accompagnato fino a quel punto, lo lasciano libero. L’Io è il nuovo dio in divenire che rinnova tutti gli dei del passato e per questa incarnazione ha finalmente la sua missione che, quale Io Superiore, si era prefissato in accordo con le Gerarchie Spirituali prima di scendere sulla Terra. In generale possiamo dire che in questi ulteriori settenni o si viene sempre più spiritualizzati o ci lega sempre di più alla sfera terrestre. Il legame alla sfera terrestre avviene per via dell’incapacità di colmare con forze morali quanto ci viene sottratto dall’invecchiamento fisico. Rudolf Steiner non aveva parlato dei settenni successivi al 63° anno, il limite del 9° Settennio di Saturno, ed egli stesso visse sul piano fisico solo fino al suo 64° anno, appena un anno dopo che divenne Figlio degli Dei.

A 63 anni il destino (karma) di cui l’anima si è fatta carico si esaurisce del tutto. Le forze vitali della Natura così come quelle dei desiderio umano sono state completamente trasmutate e dominate dalle forze cosmiche di cui l’uomo si è fatto portavoce. È così che dopo i 63 anni il Cosmo decreta che “L’uomo è libero” dal proprio karma. Si prepara così al passaggio attraverso la Soglia della Morte, in cui tornerà a vivere nel mondo spirituale. I successivi settenni dai 63 anni in poi, 8° Settennio (63-70, Urano), 9° Settennio (70-77, Nettuno) e 10° Settennio (77-84, Plutone), si svolgono in modo del tutto diverso rispetto a quelli precedenti. In assenza di indicazioni da parte di Steiner, l’associazione tra i successivi settenni ed i pianeti è da considerare in analogia al sistema solare e tuttavia dobbiamo porre attenzione al fatto che i pianeti che riguardano l’evoluzione umana si fermano al 7° Cielo di Saturno, essendo la fascia dello Zodiaco il successivo 8° Cielo. Urano, Nettuno e Plutone si distaccarono immediatamente all’inizio dell’evoluzione dell’Antico Saturno, essendo questi in effetti corpi celesti che ospitano esseri spirituali “ospiti” del nostro sistema solare e che fanno parte di onde di vita precedenti a quella dei Troni che cominciarono l’evoluzione saturnia per mezzo del sacrificio del corpo di calore nell’Antico Saturno. Anche in Astrologia, gli influssi di Urano, Nettuno e Plutone non riguardano tanto l’individuo quanto intere generazioni umane. Dunque possiamo dire che i tre settenni successivi sono prefigurazioni di stadi ancora più lontani nell’evoluzione, oltre il Futuro Vulcano e dei quali non ci occuperemo.



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