Marina Sagramora: Croce della vita (1987)
L’antroposofia descrive l’essere umano come costituto da un insieme di corpi o arti che vanno dal fisico, nel mondo fisico, fino alla più elevata spiritualità nei mondi spirituali, passando per l’intermediazione dell’anima. Ogni corpo ha una sua precisa funzione e costituzione, che si origina da un processo cosmico di originaria creazione e successiva evoluzione.
I corpi sopra il corpo denso sono anche detti, genericamente, corpi sottili. Le suddivisioni dei corpi o membra degli esseri umani possono seguire diversi schemi numerologici a seconda del contesto in cui questi vengono citati. Si hanno divisioni secondo il numero 3, il 4, il 7 e il 9. Ognuna di questa suddivisioni ha un suo significato esoterico che conduce però allo stesso mistero, ovvero la domanda di Davide “Che cos’è l’uomo?” (Salmi 8, 5).
A scopo di comprendere come queste differenti suddivisioni descrivano in realtà la medesima realtà secondo punti di vista diversi, possiamo partire dalla divisione secondo il numero 4, da cui poi per sottrazione o addizione, otterremo le altre suddivisioni.
I quattro corpi dell’essere umano: dal basso verso l’alto, corpo fisico, eterico, astrale e Io.
Vediamo dunque la prima suddivisione secondo il numero 4:
Corpo fisico: è la sede che presiede all’accumulazione degli elementi minerali. L’uomo condivide il corpo fisico con tutti i regni della natura (minerale, vegetale e animale). La legge di accrescimento del corpo fisico segue numero, peso e misura. Attualmente è il corpo con lo sviluppo più avanzato, il più perfetto, poiché cominciò la sua evoluzione sull’Antico Saturno, attraversando così ben quattro manvatara, fino alla Terra attuale. Fu creato attraverso il sacrificio della volontà di fuoco dei Troni (o Spiriti della Volontà) che allora erano incaricati di presiedere all’evoluzione dell’essere umano.
Corpo eterico: è la sede della vita. L’assenza del corpo eterico, astrale ed Io è la causa di morte del corpo fisico. L’uomo condivide il corpo eterico nel mondo fisico con il regno vegetale e animale. Rappresenta il corpo inferiore degli angeli. Conferisce ai corpi che lo racchiudono sul piano fisico: ritmo, con alternanza di espansione e contrazione, riproduzione e trasformazione. Fu creato sull’Antico Sole attraverso il sacrificio del sentimento di aria delle Dominazioni (Kyriotetes o Spiriti della Saggezza), allora incaricati dell’evoluzione dell’uomo. Ahriman è l’ostacolatore in grado di corrompere il corpo eterico immettendovi la sclerosi e la morte.
Corpo astrale: è la sede della coscienza, delle passioni e dei desideri. L’assenza del corpo astrale e dell’Io fa cadere l’essere umano nel sonno. L’uomo condivide il corpo astrale nel mondo fisico con il regno animale. Rappresenta il corpo inferiore degli arcangeli. Conferisce il movimento tipico degli animali e la distinzione tra una vita interiore e una esteriore. Le Virtù (Dynameis o Spiriti del Movimento), incaricate di presiedere l’evoluzione umana nell’Antica Luna, sacrificarono il loro sentimento liquido per creare il corpo astrale. Lucifero è l’ostacolatore in grado di corrompere il corpo astrale facendolo incendiare di brama e inoculandovi la malattia.
Io: è l’individualità eterna e che evolve sia nella singola vita, formando la biografia, sia attraverso numerose incarnazioni le cui necessità karmiche sono determinate dalle sue stesse richieste evolutive. Nel passaggio tra morte e successiva incarnazione accumula ed metamorfosa le esperienze fatte dagli altri corpi. Per questo motivo l’Io è la sede della moralità umana, dell’arbitrio tra bene e male. È il membro meno evoluto che l’essere umano possieda, ma al contempo è quello con le più grandi potenzialità e da cui dipende l’evoluzione futura, facendo da perno tra i corpi inferiori e gli spiriti superiori. L’assenza dell’Io fa cadere l’essere umano nell’oblio. Tra gli esseri incarnati sul piano fisico, solo l’uomo possiede l’Io. Rappresenta il corpo inferiore dei Principati (Archai). Fu creato attraverso il sacrificio degli Elohim (Exusiai o Spiriti della Forma). Gli asura sono gli spiriti dell’ostacolo capaci di erodere l’Io, facendolo decadere nell’Ottava Sfera.
I quattro corpi nei quattro mondi: l’uomo possiede i quattro corpi incarnati nel mondo fisico; gli animali possiedono astrale, eterico e fisico nel mondo fisico, mentre l’Io (Anima) di gruppo è nel mondo astrale; i vegetali possiedono eterico e fisico incarnati, mentre l’astrale è nel mondo astrale e l’Io nel Devachan Inferiore (Mondo del Pensiero); i minerali possiedono i quattro corpi dislocati nei quattro mondi (corpo fisico nel mondo fisico, eterico nel mondo astrale, astrale nel Devachan Inferiore e l’Io di Gruppo nel Devachan Superiore o Mondo della Ragione).
I.N.R.I. è la croce degli elementi, il cui significato esoterico in ebraico è: I = Jebeschasch: terra; N = Nuor: fuoco; R = Ruach: aria; I = Iam: acqua. Ognuno degli elementi è anche associato ai tre discepoli (Pietro, Giacomo e Giovanni) che assistono alla Trasfigurazione di Gesù Cristo, ovvero quando lo spirito solare compenetra il corpo eterico di Gesù, illuminandolo dall’interno e trasformandolo in Spirito Vitale.
Il 4 è il numero degli elementi alchemici, simboleggiati dalla croce, chiamata anche quadrato o croce degli elementi (si veda anche più avanti a proposito del significato occulto del Padre Nostro). il quadrato e la croce sono due momenti simbolici nell’evoluzione dell’uomo. Per realizzare l’esortazione di San Paolo “Non Io, ma il Cristo in me!”, ognuno di noi dovrà crocifiggere la sua natura inferiore (il quadrato) entro l’interiorità, e potrà evolvere verso la sua natura superiore (il triangolo) come originariamente fu fatto da Gesù Cristo sulla croce. La figura del quadrato chiuso “esploderà” nella figura della croce aperta, liberando così l’Io entro la materia. Il quadrato è infatti la “tomba degli elementi” dove l’io inferiore è rinchiuso, ma al contempo è il fondamento su cui costruire la base del triangolo dello spirito. Quando il quadrato viene spezzato e “aperto” diviene la croce del sacrificio, la porta di accesso allo spirito nella materia.
La divisione tripartita distingue la via esoterica da quella exoterica delle religioni. In tutte le forme di autentica spiritualità, fin dall’alba dei tempi, l’uomo è ritenuto composto da tre principi: corpo, anima e spirito. Il corpo appartiene al mondo della materia composto dei quattro elementi; l’anima al mondo dei pianeti e delle stelle; lo spirito è la scintilla divina che partecipa di Dio stesso:
Corpo: è il corpo fisico unito al principio vitale (corpo eterico). Il corpo opera nel mondo fisico e serve all’uomo per compiere le azioni.
Anima: è il corpo astrale unito all’ego, il riflesso inferiore dell’Io. In un solo concetto si riassume l’anima senziente, l’anima razionale e l’anima cosciente. L’anima opera invece nel mondo dei sentimenti e serve per unirsi alle gioie e sofferenze del mondo.
Spirito: è l’Io, in cui sono presenti in nuce i tre spiriti superiori (Manas, Budhi e Atma). Lo spirito è l’unica parte, individuale, che si reincarna in varie personalità. Lo spirito opera nel pensiero e nella ragione e serve come strumento al pensare universale del divino
Concilio Ecumenico di Costantinopoli dell’869 d.C. che, per combattere quella che la nascente chiesa cattolica vedeva come “l’eresia gnostica“, si decise che l’uomo era costituito da solo corpo e anima. L’anima, in questa concezione, aveva “qualità spirituali”, ma il cordone ombelicale con il mondo spirituale era ormai tagliato.
Dal tripode dell’antica saggezza che dall’India era pervenuta in occidente, attraverso l’Egitto e infine alla Grecia, si era passati a un uomo che aveva perduto i suoi rapporti diretti con il mondo divino. L’uomo poteva così accedere al divino solo tramite la fede dell’anima nei dogmi e non alla libera comprensione dello spirito. Dopo la morte, l’anima poteva essere dannata per sempre all’Inferno o salvata dalla fede cieca nella chiesa, ascendendo al Paradiso. La chiesa dipingeva Dio come un giudice universale. La reincarnazione e il karma, come legge di causa-effetto delle azioni compiute dall’Io, divengono delle “superstizioni pagane”. Ecco, abolendo lo spirito fu introdotto il dualismo in tutta la storia occidentale successiva, così che l’uomo si sentì sempre più alienato dalla sua origine spirituale. Poté sviluppare l’intelletto razionale a discapito delle facoltà di immaginazione.
Pensare, sentire e volere come potenze dell’anima comprese tra i sensi fisici e l’azione dell’Io.
Ma questa negazione era allora una necessità, che fu superata poi con il compimento dell’epoca dell’anima razionale. Dal momento in cui è cominciata l’epoca dell’anima cosciente, in cui ancora oggi ci troviamo, possiamo dunque ritrovare quell’elemento divino dentro di noi, l’Io. L’Io evolve attraverso ripetute incarnazioni, alternando la sua esistenza tra il mondo fisico e quello spirituale, al fine di esperire quante più condizioni di vita possibili per la sua stessa evoluzione. Man mano che evolve pareggia il suo karma, estingue il suo egoismo e si rende man mano disponibile a collaborare con le gerarchie spirituali del cosmo. Quando percepiamo il significato nascosto delle cose apparenti ai sensi, noi scorgiamo l’elemento dell’Io che pervade il cosmo fin dalla sua creazione. Rudolf Steiner fu anche il primo a riconoscere che la tripartizione non solo si trova nel mondo spirituale come Trinità (Padre, Figlio e Spirito Santo), e nell’anima come facoltà (volere, sentire, pensare) ma anche nel corpo con il sistema del capo, del ricambio e delle membra che a loro volta riconducono l’uomo al passato (capo), il presente (nel ricambio) e il futuro (nelle membra).
Quando entra in scena l’elemento del tempo, si può allora parlare di evoluzione spirituale e la suddivisione ternaria dell’uomo si dispiega e diviene settenaria. Il corpo viene suddiviso in corpo fisico, eterico ed astrale, lo spirito in Sé Spirituale, Spirito Vitale e Uomo Spirito. Il mediatore tra corpi e spiriti, in questa suddivisione, prende il nome di Io, denominazione in cui vi è implicita l’anima. Esplicitando i membri che partecipano dell’evoluzione dal corpo allo spirito arriviamo al numero sette, e il sette è infatti il numero dello spirito che si dispiega nel tempo. Così come esistono sette giorni della creazione, esistono sette giorni della settimana che, nonostante la nostra epoca iper-razionale e materialistica, manteniamo: la sequenza della settimana deriva dalla saggezza degli Antichi Misteri in cui veniva trasmessa la conoscenza delle passate condizioni di esistenza dell’uomo e del cosmo:
La Settimana Santa: seguendo la freccia sull’eptalfa si ha la sequenza dei giorni della settimana che si rifà alla successione di stadi dell’evoluzione cosmica.
Antico Saturno = Sabato
Antico Sole = Domenica
Antica Luna = Lunedì
Terra-Marte = Martedì
Terra-Mercurio = Mercoledì
Futuro Giove = Giovedì
Futura Venere = Venerdì
Il pianeta occulto Vulcano, ovvero la settima metamorfosi della Terra, non è reso esplicitamente poiché è la ricapitolazione di tutti gli stadi precedenti ad un’ottava superiore. Solo in questa sequenza si trova il senso dell’ordine dei giorni della settimana rispetto ai pianeti, cioè nel macrocosmo. La stessa suddivisione secondo il numero 7 la troviamo negli arti costitutivi dell’uomo, cioè nel microcosmico:
Corpo fisico: venne creato nella metamorfosi planetaria dell’Antico Saturno. L’uomo era allora in condizione di trance.
Corpo eterico: venne creato nell’Antico Sole. L’uomo era allora in condizione di sonno senza sogni.
Corpo astrale: venne creato nell’Antica Luna. L’uomo era allora in condizione di sogno.
Io: venne creato durante la metamorfosi della Terra-Marte. L’uomo acquisì poi nella Terra-Mercurio la coscienza attuale di veglia.
Sé Spirituale (Manas): è la trasformazione del corpo astrale da parte dell’Io. Corrisponde allo stato di coscienza dell’Immaginazione o sogno cosciente. Verrà raggiunto nella metamorfosi planetaria del Futuro Giove.
Spirito Vitale (Buddhi): è la trasformazione del corpo eterico da parte dell’Io. Corrisponde all’Ispirazione o sonno cosciente. Verrà raggiunto nella Futura Venere.
Uomo-Spirito (Atma): è la trasformazione del corpo fisico da parte dell’Io. Corrisponde all’Intuizione o trance cosciente. Verrà raggiunto nel Futuro Vulcano.
È Gesù Cristo stesso a dare una preghiera che possa unire il settenario del microcosmo il settenario del macrocosmo: il Padre Nostro. Nel farlo Gesù Cristo si ricollega direttamente all’antico motto alchemico del “Come in alto, così in basso” o che in esoterismo prende il nome di “legge della corrispondenza“.
Diagramma riprodotto da Tiziano Bellucci di Unicornos.
“Padre Nostro che sei nei Cieli”: il triangolo equilatero rappresenta sia il triplice spirito dell’essere umano che le tre Persone della Trinità.
“Sia santificato il tuo Nome”: “nome” indica il vero nome dell’uomo, il Sé Spirituale e dunque lo Spirito Santo.
“Venga il tuo Regno”: “regno” indica lo Spirito Vitale e quindi il Figlio.
“Sia fatta la tua Volontà”: “volontà” indica l’Uomo Spirito e quindi il Padre.
“Come in cielo così in Terra”: attraverso la corrispondenza del macrocosmo con il microcosmo, passiamo ora dal triangolo dello spirito al quadrato degli elementi, cioè gli arti costitutivi dell’essere umano suddivisi secondo il numero 4.
“Dacci oggi il nostro pane quotidiano”: “pane” è il corpo fisico cioè l’elemento terra.
“E rimetti a noi i nostri debiti così come noi li rimettiamo ai nostri debitori”: “debiti” è il corpo eterico cioè l’elemento acqua.
“Non ci abbandonare nel momento della Tentazione”: “tentazione” si riferisce al corpo astrale e dunque all’elemento aria.
“E liberaci dal Male”: “male” che aggredisce l’Io ovvero l’elemento del fuoco che così come scalda, può bruciare. È compito dell’Io umano sviluppare il senso morale e redimere il male, portando Lucifero e Arimane al reciproco equilibrio nel Cristo.
Qui possiamo vedere l’uomo nel suo stato attuale, con i suoi quattro corpi inferiori in forma di quadrato, il quadrato degli elementi, che partendo dall’Io che si “libera dal Male” può trasformare progressivamente i tre corpi astrale, eterico e fisico nei corrispettivi spirituali: Sé Spirituale, Spirito Vitale e Uomo Spirito.
Questa è l’evoluzione cosmica che si osserva a grandi linee. Ma se vogliamo vedere più da vicino l’uomo attuale abbiamo bisogno di introdurre una tripartizione non solo nel corpo (fisico, eterico, astrale) e nello spirito (manas, buddhi, atma), ma anche nell’anima come anima senziente, razionale e cosciente. Si arriva dunque a una divisione degli arti costituenti l’essere umano su base nove. Nelle tre anime dell’uomo, che corrispondono alle sue facoltà di sentire (anima senziente), pensare (anima razionale) e volere (anima cosciente), possiamo osservare la trasformazione di ciò che vive nell’elemento spazio-temporale e che dunque si dissolve nel post-mortem (i tre corpi), diventare ciò che invece si fa eterno e perdura nei mondi spirituali (i tre spiriti).
l’Io rappresenta sempre il perno centrale dell’evoluzione dell’anima che, dai corpi, estrae man mano gli spiriti attraverso le esperienze dell’anima. È una grandiosa operazione di alchimia spirituale che abbraccia tanto la storia dell’umanità quanto la singola vita individuale.
A livello dell’evoluzione della civiltà vediamo come inizialmente l’uomo debba portare a termine lo sviluppo il triplice corpo:
Nell’Antica Era Atlantidea viene portato a compimento lo sviluppo del corpo fisico. L’essere umano di Atlantide possedeva inizialmente un corpo liquido, poi divenne gelatinoso e infine si sviluppò lo scheletro cartilagineo. Quando tutto lo scheletro si ossificò e il cranio assunse la sua forma attuale (con Noè), ebbe fine lo sviluppo del corpo fisico.
Nella prima epoca Paleo-indiana (chiamata nell’Apocalisse, Chiesa di Efeso) avviene lo sviluppo del corpo eterico affinché venisse radicato nel corpo e nel mondo fisico, i Sette Santi Rishi praticavano allora un’iniziazione che avveniva a livello del corpo eterico: insegnarono dunque la tecnica dello yoga per sviluppare una relazione vivente tra i chakra e il corpo fisico.
Nella seconda epoca, quella Paleo-persiana (Chiesa di Smyrna), i magi di Zarathustra praticavano invece un’iniziazione a livello del corpo astrale che quell’epoca doveva sviluppare. In questi Misteri si parlava dello scontro cosmico tra Ahura Mazdao o Ormazd lo spirito solare, e Angra Mainyu o Ahriman lo spirito delle tenebre.
Allo sviluppo del corpo segue quella della triplice anima:
Nella terza epoca di cultura, quella egiziana (Chiesa di Pergamum), l’iniziazione ai Misteri di Ermete Trismegisto avveniva a livello dell’anima senziente. Si insegnava della morte di Osiride per mano del fratello Seth, della vedova Iside che ricompone il corpo del marito e dà alla luce il figlio Horus che compirà la vendetta nei confronti del padre.
Nella quarta epoca di cultura greco-romana (Chiesa di Thyatira), l’iniziazione ai Misteri di Eleusi o Orfici, avveniva a livello dell’anima razionale: si narrava così dei misteri minori del ciclo delle stagioni e dei misteri maggiori della rinascita dell’uomo sulla terra, secondo il comune mito del rapimento di Persefone (l’Io), figlia di Demetra (la Terra) da parte di Ade (Re degli Inferi). Entro la quarta epoca avviene il grande spartiacque della storia della Terra e dell’uomo: l’Io della Terra discende dall’eternità della Trinità per entrare nella creazione. La Terra diviene così “maggiorenne” accogliendo lo Spirito del Sole sacrificato in forma umana, ovvero il Cristo compie il Mistero del Golgotha. Dopo il Mistero del Golgotha, sorge la corrente spirituale-cavalleresca dei Cavalieri della Tavola Rotonda, che collegano l'anima razionale al principio cosmico dello Zodiaco.
Infine viene precorso il culmine dello sviluppo animico nella quinta epoca di cultura, la nostra epoca attuale (Chiesa di Sardis), quando Parsifal, primo tra i Cavalieri della Tavola Rotonda, riesce ad arrivare al Santo Graal: egli è puro di cuore e dunque può contemplare la pienezza del suo Io entro la sua anima stessa, resa un vaso o Graal. Parsifal sviluppa per primo l’anima cosciente. Con questa prefigurazione, arriva la nostra attuale quinta epoca di cultura che ha come obiettivo proprio lo sviluppo completo dell’anima cosciente. Oggi l’uomo deve rendere la sua anima pura dall’egoismo per accogliere il suo Io Superiore, il suo spirito divino affinché in tutto ciò che è materia possa cogliere il significato che ha per l’essere umano, lo spirito.
Alla fine della loro evoluzione la triplice anima è completamente trasformata così che l’anima senziente diviene anima intuitiva, l’anima razionale diviene anima ispirativa e infine l’anima cosciente diviene anima immaginativa. Questa evoluzione è rappresentata nei Vangeli dalle Tre Marie, testimoni ai piedi della croce del Mistero del Golgotha. È Giovanni che ne fa tutti i nomi:
Maria Maddalena = Anima Intuitiva
Maria moglie di Cleofa = Anima Ispirativa
Madre di Dio = Anima Immaginativa
Ecco che l’evoluzione dell’anima porta alla liberazione totale dell’Io che conquista così il libero arbitrio e può procedere alla trasformazione del corpo astrale in Sé Spirituale.
Con il Sé Spirituale abbiamo l’inizio dello sviluppo del triplice spirito:
Nella sesta epoca di cultura, la futura epoca Russo-slava (Chiesa di Philadelphia), si avrà il compito di sviluppare il Sé Spirituale che raggiungerà il suo culmine solo nel Futuro Giove.
Nella settima epoca di cultura, la futura Americana (Chiesa di Laodicea), si dovranno gettare le basi per lo Spirito Vitale, un’evoluzione che sarà completata solo nella Futura Venere. L’ultima epoca di civiltà di questa Quinte Era Post-atlantica finirà con la “Guerra di Tutti contro Tutti“.
Infine si passerà alla Sesta Era Post-atlantica o Era dei 7 Sigilli (come descritto nell’Apocalisse) con il compito di sviluppare l’ultimo arto costitutivo dell’uomo, l’Uomo Spirito. L’evoluzione dell’uomo verrà portata a termine però solo nel Futuro Vulcano, quando completato l’Uomo Spirito, ogni uomo sarà divenuto un dio creatore.
Ecco dunque il significato della suddivisione secondo il numero 9, individuale e umano, che si riferisce ai 9 Settenni della Biografia dell’Uomo:
Corpo fisico (Luna): viene sviluppato nel primo settennio (0-7), che ricapitola l’Era Atlantidea.
Corpo eterico (Mercurio): viene sviluppato nel secondo settennio (7-14), che ricapitola l’Epoca Paleo-indiana.
Corpo astrale (Venere): viene sviluppato nel terzo settennio (14-21), che ricapitola l’Epica Paleo-persiana.
Anima senziente – Anima intuitiva (Sole I): viene sviluppata nel quarto settennio (21-28), che ricapitola l’Epoca Egiziana.
Anima razionale – Anima ispirativa (Sole II): viene sviluppato nel quinto settennio (28-35), che ricapitola l’Epoca Greco-romana. In questo settennio discende completamente l'Io nella corporeità.
Anima cosciente – Anima immaginativa (Sole III): viene sviluppato nel sesto settennio (35-42), che equivale all’attuale Quinta Epoca Post-atlantica.
Sé spirituale (Marte): viene sviluppato nel settimo settennio (42-49), che prefigura la Sesta Epoca Post-atlantica
Spirito vitale (Giove): viene sviluppato nell’ottavo settennio (49-56), che prefigura la Settima Epoca Post-atlantica.
Uomo-spirito (Saturno): viene sviluppato nel nono settennio (56-63), che prefigura la Sesta Era o dei 7 Sigilli.
Riassumendo possiamo dire che, attraverso l’azione dell’Io nella vita individuale e nella storia dell’umanità, il corpo astrale diventa anima senziente e infine Sé Spirituale. Il corpo eterico gli succede divenendo anima razionale e infine Spirito Vitale. Infine, il corpo fisico, il più denso e perfetto viene trasformato per ultimo, prima in anima cosciente e poi in Uomo Spirito.
I nove corpi dell’essere umano: dove l’Io è il fulcro della metamorfosi dei tre corpi inferiori prima nelle tre anime e in seguito nei tre spiriti superiori.
Possiamo ora contemplare nella sua pienezza che, come nella storia della civiltà si passano questi stadi, così nella vita dell’uomo si ricapitolano gli stadi precedenti della civiltà e successivamente, in età avanzata, si anticipano quelli futuri. Per questo motivo nella pedagogia Steiner-Waldorf o arte dell’educazione, si procede in cicli di insegnamento chiamati “epoche”: ogni epoca di insegnamento ricapitola l’intero processo della storia cosmica e umana a diversi livelli di comprensione. Il bambino viene accompagnato alla vita adulta nello stesso modo in cui i mondi spirituali hanno accompagnato l’evoluzione dell’umanità dall’alba della coscienza umana fino all’attuale coscienza individuale. L’uomo diviene così cosciente della sua libertà individuale e della responsabilità che ha nei confronti del suo spirito, nell’evoluzione, così come nei confronti della Terra e dell’intero cosmo che evolve con lui e attraverso di lui.
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