Pompeo Batoni “San Giacomo Maggiore” (1740)
Ecco le parole di Rudolf Steiner sull’interpretazione occulta dei nomi degli apostoli Giacomo, Giovanni e Pietro, gli unici che parteciparono al Mistero della Trasfigurazione (festeggiata il 6 agosto) insieme a Gesù Cristo:
Ora vi dirò qualcosa che, sebbene facile da capire intellettualmente, è difficile per l’uomo di oggi da afferrare con tutta la sua anima. Il tempo in cui furono scritti i Vangeli fu l’alba del cristianesimo. Allora venivano usati i nomi in un modo che ora spiegherò. Non si guardava all’uomo fisico esteriore, ma si vedeva qualcosa di più alto, quello spirituale, splendente attraverso di esso. Un nome non veniva usato come lo è oggi, aveva sempre un significato occulto. Supponiamo che qualcuno si chiamasse Giacomo (Jacobus). Giacomo significa davvero Acqua. L’Acqua è il termine scientifico spirituale per l’elemento anima. Se chiamo qualcuno Giacomo, dico che la sua anima riluce attraverso il suo corpo. Con questo, intendo che appartiene all’elemento acquoso.Se do il nome Giacomo a un iniziato, è per me il simbolo dell’Acqua (ebraico: Jam). Giacomo non è altro che il nome tecnico di un iniziato che governa in particolare la forza dell’Acqua nel suo senso occulto. Così furono chiamati i tre discepoli che furono portati sul Monte Tabor con i loro nomi di iniziatici: Giacomo significa acqua, Pietro sta per Terra o roccia (ebraico: Jabeschah), Giovanni significa Aria (ebraico: Ruach).Pertanto, Giovanni intende colui che ha raggiunto il Sé Superiore. Questo ci conduce in profondità nelle dottrine occulte. Trasportati indietro nel tempo in cui l’uomo possedeva solo i principi inferiori: la terza Razza Radicale, l’Era Lemuriana. L’umanità allora non respirava aria, bensì respirava acqua attraverso le branchie. I polmoni e la respirazione attraverso i polmoni si svilupparono solo in seguito nell’evoluzione. Questo processo ha coinciso con l’impregnazione del Sé Superiore. L’aria è, secondo il principio ermetico, il più basso che rappresenta l’aspetto più alto – il Sé Superiore appunto. Se chiamo qualcuno Giovanni (Johannes), allora è uno che ha risvegliato il suo Sé Superiore, che governa le forze occulte dell’Aria. Gesù è colui che governa le forze occulte del Fuoco (ebraico: Nuor). Quindi in questi quattro nomi sono rappresentati Terra, Acqua, Aria e Fuoco. Sono anche i nomi dei quattro che salirono sul monte Tabor. – Vangelo di Giovanni, Berlino 5 marzo 1906
INRI è la croce degli elementi, il cui significato esoterico in ebraico è: I = Jebaschasch cioè terra, N = Nuor cioè fuoco, R = Ruach cioè aria, I = Iam cioè acqua. Ognuno degli elementi è anche associato ai tre discepoli che assistono alla Trasfigurazione di Gesù Cristo, ovvero quando lo spirito solare compenetra il corpo eterico di Gesù, illuminandolo dall’interno e trasformandolo in Spirito Vitale.
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