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Immagine del redattoreGiorgio Tarditi Spagnoli

Il Cristianesimo Esoterico

Aggiornamento: 18 gen 2021

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Arild Rosenkranz “Il Rappresentante dell’Umanità”


Io sono la Luce che È su Tutte le Cose. Io sono Tutto: Tutto esiste attraverso di me, Tutto si compie in me. Spezza un pezzo di legno, E Io sono lì. Solleva una pietra, E mi troverai lì. – Vangelo di Tommaso, 77

Il Cristianesimo Esoterico nell’Antroposofia

Il Cristianesimo Esoterico è, insieme al Rosicrucianesimo, parte integrante dell’Antroposofia. Per l’Antroposofia, il cristianesimo è una corrente che innanzi tutto viene portata nel mondo attraverso la missione e le azioni del Cristo Gesù, che culminano col Mistero del Golgotha e la Resurrezione. Successivamente questa corrente assume i caratteri di una religione, ovvero il cristianesimo, di cui esiste un volto essoterico, ovvero pubblico, ed uno esoterico, riservato agli iniziati, di cui le prime scuole  originatesi dopo il Cristo erano gnostiche, confluendo poi nella scuola di Dionigi l’Areopagita con la dottrina dei 9 Cori Angelici.


Il cristianesimo esoterico presente nell’Antroposofia, riprende tutte queste antiche tradizioni e le reinterpreta alla luce della Scienza dello Spirito. Per mezzo di questo approccio, Steiner tiene conto di tutti gli esseri spirituali che popolano i mondi sovrasensibili, riuscendo a tenere insieme la visione del mondo cristiana e dunque con la centro la Trinità, con quella politeista, con la pletora di dei. Potremmo dunque definire il cristianesimo esoterico di Steiner un “Cristianesimo Politeista”, o ancora un enoteismo, in cui il Cristo e per estensione la Trinità, è al centro dell’evoluzione cosmica che procede per mezzo dell’evoluzione delle sue singole individualità, che sono gli dei, ovvero le Gerarchie Angeliche, gli uomini, e i Regni della Natura.


La continua metamorfosi dell’Essere, cioè la Coscienza, e della Vita attraverso la Forma è centrale all’Antroposofia. A differenza di molte altre cosmogonie, essa contiene un forte elemento responsabilizzante che mette prima di tutto in luce in legami tra lo spirito cosmico e lo spirito umano. L’Antroposofia infatti è incentrata sullo sviluppo dell’Io, il principio spirituale nell’uomo: si evita di ricadere nel dualismo corpo-anima, ricucendo il legame dell’essere umano tripartito in corpo, anima e spirito; con la Trinità di Padre, Figlio e Spirito Santo.


L’elemento spirituale individuale viene portato a maturazione in Occidente proprio dalla Scienza dello Spirito di Steiner. La centralità dell’Io umana risalta prendendo in considerazione i capisaldi della visione del mondo antroposofica:

  1. Nell’Antroposofia, il giudizio individuale non avviene per tramite di Dio, inteso come Trinità, ma tramite la capacità di discernimento dell’Io sul corpo astrale, con l’assistenza delle Gerarchie Spirituali. Solo successivamente, al Giudizio Finale, ovvero al passaggio alla prossima incarnazione della Terra, il Cristo sarà il giudice dell’umanità complessivamente, un evento che per l’iniziato corrisponde all’incontro col Grande Guardiano della Soglia;

  2. Inoltre, fino alla fine della metamorfosi attuale della Terra (la seconda metà della quarta metamorfosi, chiamata Terra-Mercurio) il passaggio negli stati di Inferno-Purgatorio-Paradiso sono solo temporanei e si susseguono nel periodo tra morte e incarnazione successiva. Sono stati di coscienza entro il kama-loka, mondo astrale, in cui avviene la purificazione dell’Io da ciò che, essendo legato solo al corpo e alla terra, non è essenziale alla successiva incarnazione;

  3. Il Giudizio Finale descritto dall’Apocalisse di Giovanni corrisponde infine al passaggio alla successiva incarnazione della Terra, il Futuro Giove. Qui la materia verrà spiritualizzata a etere, che sarà la sua manifestazione più densa;

  4. Ne consegue che la resurrezione del corpo non è del mero corpo fisico, così come lo conosciamo in una singola incarnazione, con la sua personalità idealizzata, ma si tratta dell’Uomo-Spirito, o corpo fisico trasformato dall’azione cosciente dell’Io nella materia attraverso l’esperienza (o nell’interpretazione di Prokofieff, il Corpo di Resurrezione).

  5. L’evoluzione dell’individualità diviene immutabile solo alla divisione al 666 (6a incarnazione planetaria della Futura Venere; 6a ronda; 6o globo) ovvero all’ultima possibilità di redenzione del male, che si presenta sotto tre diverse nature: Luciferico, Arimanico ed Asurico. Vi sarà dunque un’apocatastasi, ma non totale. La missione spirituale dell’umanità nel suo complesso è redimere il male, spiritualizzando la materia: tanto più oscuro è il male, tanto più elevata sarà la sua spiritualizzazione;

  6. Le anime dopo la morte scelgono attivamente le condizioni della prossima incarnazione sulla base delle passate esperienze e sui progetti futuri, dunque potendosi redimere fino al 666. La reincarnazione, fa il paio con la concezione tripartita dell’uomo, e viene inserita in un contesto completamente cristiano;

  7. I peccatori non pentiti del cattolicesimo, o anime dannate, sono in Antroposofia le “anime incorreggibili” oltre il 666: sono coloro che avranno consciamente scelto una delle tre nature del male. Andranno a far parte della Luna Nera, chiamata anche Ottava Sfera: non vengono distrutti ma vanno ad aggiungersi alle schiere di spiriti ostacolatori, luciferici e arimanici. L’Ottava Sfera è infatti la loro metamorfosi planetaria alternativa alla Terra. Il loro destino si separerà dal resto dell’evoluzione spirituale.

L’Antroposofia, pur avendo questi capisaldi nella visione del mondo, non li propone in modo dogmatico e assoluto, in quanto essa è il contenuto di un metodo, la Scienza dello Spirito. A questo proposito, la reintroduzione cosciente della reincarnazione nel cristianesimo, fu compito spirituale della nascita dell’Antroposofia nel mondo. La reincarnazione, presente fin dalle origini del cristianesimo, nel cosiddetto cristianesimo primitivo, ricompare ora in forma del tutto scientifico-spirituale. L’Antroposofia restaurò la negazione dello spirito e della reincarnazione, bandite come dottrine delle chiese gnostiche durante il Concilio di Costantinopoli IV dell’869.

Tutta l’opera di Steiner, come scienziato dello spirito, è volta a far evolvere l’Io umano verso i mondi spirituali in modo del tutto cosciente, pur nella completa incarnazione nel corpo fisico. La Scienza dello Spirito mira a stabilire un equilibrio tra il rischio arimanico di rimanere impastoiati nel materialismo del corpo fisico e il rischio luciferico di perdersi nel vuoto spiritualismo del corpo astrale. Il pericolo infatti è far permanere l’Io individuale  in uno stato solo parzialmente incarnato, di gruppo (il gregge), facendolo dipendere da una qualsiasi dottrina esteriore e non sulle sue stesse fondamenta.


Non si tratta però d’opporre dogma contro dogma. Anzi, la Scienza dello Spirito ci chiede che l’Antroposofia stessa venga fatta propria attraverso l’esperienza individuale, attraverso la comprensione cosciente, cioè dell’Io. Tale esperienza è il fondamento esoterico dell’evoluzione cosmica attraverso la reincarnazione e metamorfosi dell’Io.


Trascendere le prove storiche

Nel cristianesimo esoterico le prove storiche vanno trascese, ovvero se anche mancassero del tutto non cambierebbero mai le realtà spirituali esperite dall’esoterista. Il rischio di affidarsi alle prove storiche è quello di cadere nell’idolatria inerente al cattolicesimo e derivante dal culto pagano dei simulacri.

Vi potrebbero essere taluni che diranno: “Sicuramente la crocifissione avrebbe dovuto essere evitata!” o che forse pensano che la Resurrezione (ovviamente non stiamo parlando della resurrezione di un corpo fisico) avrebbe potuto essere raggiunta senza la crocifissione. Ma questa è semplicemente un’opinione umana… Nient’altro che questo. Queste persone non distinguono la differenza tra la totale impossibilità è una semplice incomprensione. Poiché ciò che fluì nell’evoluzione dell’umanità attraverso il Mistero del Golgotha poteva procedere solo dell’impulso di un Dio che avesse sopportato tutte le sofferenze e agonie dell’umanità. Tutti i dispiaceri, i soprusi, il disprezzo, l’ingiuria e la vergogna che furono riservate a Cristo. E questi patimenti furono infinitamente più duri per un Dio che per un essere umano ordinario. Che il Mistero del Golgotha sia davvero avvenuto non potrà essere dimostrato nello stesso modo di altri eventi storici. Non vi è alcuna prova documentaria autentica nemmeno per la crocifissione. Ma c’è una buona ragione del perché non esiste alcuna prova, poiché questo è un evento che risiede al di là della sfera dell’evoluzione generale dell’umanità. Il Mistero del Golgotha, questa la sua vera essenza, è un evento che trascende l’evoluzione dell’umanità. – Rudolf Steiner in O.O.130, “La morte di un dio e i suoi frutti per l’umanità”, 5 maggio 1912


L’essenza del Cristianesimo non è religiosa!

Il cristiano che sia anche antroposofo dice al buddista: comprendo e credo ciò che tu stesso comprendi e credi. Nessuno che sia giunto alla scienza dello spirito sulle basi del cristianesimo si sognerebbe, quale cristiano, del dire che il Buddha ritornerà nella carne. Egli sa che ciò ferirebbe i sentimenti più profondi, più intimi del buddista e che dunque quell’affermazione divergerebbe molto dal vero carattere di quegli esseri che si sono elevati dal rango di Bodhisattva a quello di Buddha. Il cristianesimo stesso lo ha portato alla conoscenza e comprensione di questi esseri. E quale sarebbe l’attitudine del buddista che è divenuto antroposofo? Egli comprenderebbe il fondamento proprio del cristianesimo. Egli realizzerà che come nel caso delle altre religioni, il cristianesimo ha un fondatore, Gesù di Nazareth, ma che oltre a ciò un altro essere si unito a lui. Potrebbe essere detto molto di tutto ciò che è stato associato alla personalità di Gesù di Nazareth nel corso dei secoli. Ma la visione cristiana della personalità di Gesù di Nazareth differisce dalla visione buddista del fondatore di quella religione. In Oriente si direbbe: “Il grande fondatore di una religione ha raggiunto la completa armonizzazione di tutte le passioni e desideri, di tutti gli attributi umani e personali. Ma questa armonizzazione è visibile in Gesù di Nazareth? Possiamo leggere che egli fu colto dalla rabbia, che ribaltò i tavoli dei mercanti nel tempio, che pronunciò parole d’ira appassionata. Questa è una prova per noi che egli non possedeva le qualità che ci si aspettano dal fondatore di una religione”. Tale è l’attitudine dell’Oriente. Noi stessi, certamente, potremmo evidenziare altri aspetti di questa questione, ma non è ciò che importa in questo momento. Il fatto realmente significativo è che il cristianesimo differisce da tutte le altre religioni nella misura in cui le religioni puntano a un fondatore che era un grande insegnante. Ma credere che ciò sia vero per il cristianesimo denoterebbe un’incomprensione fondamentale. L’essenza del cristianesimo non è ritenere Gesù di Nazareth come un grande insegnante. Il cristianesimo origina da un atto, ha inizio da un atto sovrapersonale, dal Mistero del Golgotha. – Rudolf Steiner in O.O.130, “La morte di un dio e i suoi frutti per l’umanità”, 5 maggio 1912


La Via di Iniziazione Cristiana-Esoterica

La via iniziatica del cristianesimo esoterico o gnosi cristiana ricalca gli eventi della vita di Cristo Gesù, secondo sette livelli o tappe. Essa trae la sua origina nella Gnosi, la conoscenza ispirata del Cristo in particolare applicata al Vangelo di Giovanni, il più spirituale, che deve essere utilizzato dal discepolo come un vero e proprio manuale di meditazione.


Dal punto di vista esteriore, è l’unico vangelo in cui ogni parola deve essere presa in senso letterale, così come ogni parola di Cristo è quella davvero pronunciata al tempo della sua incarnazione in Gesù di Nazareth. Il Vangelo di Giovanni permette al discepolo un vero e proprio viaggio nel tempo in piena coscienza. Ma dal punto di vista interiore, dunque della Gnosi, il Vangelo di Giovanni diviene un mezzo per la metamorfosi interiore: la Gnosi libera la Sofia dalla sua prigione terrena, permettendole di conoscere il Cristo, suo sposo promesso. L’uomo che celebra queste nozze, risveglia la sua scintilla divina che risvegliata ascende alla conquista degli Arconti, raggiungendo la pienezza degli Eoni, il Pleroma e prendendone parte.


La precondizione per questa via iniziatica è che si abbia fede nell’esistenza del Figlio e che esso, si sia incarnato in Gesù di Nazareth secondo le parole:

In principio era il Logos, il Logos era presso Dio e il Logos era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di Lui, e senza di Lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta. Venne un uomo mandato da Dio e il Suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di Lui. Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di Lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto. A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Logos si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità. – Giovanni 1:1-15

Recitare il prologo di Giovanni, specialmente in greco, permette di riassumere in sé le quattro parti della Santa Messa:

  1. Vangelo: la Parola di Dio raggiunge gli esseri umani attraverso la comprensione, che nella sua accezione esoterica è la Gnosi;

  2. Offerta: è la libera offerta a Dio di parte dell’essere umano;

  3. Transustanziazione: l’elemento umano così sacrificato diviene transustanziato nel divino;

  4. Comunione: l’uomo è unito a Dio.

La meditazione dovrà essere condotta ogni mattina per sei mesi, così che l’anima del discepolo se ne possa compenetrare fino nell’intimo. Dopodiché, le si arriva alle sette tappe dell’iniziazione vera e propria, mostrate dal Capitolo 13 di Giovanni in poi. Si tratta di meditare sulle sofferenze patite dal Cristo e sugli eventi misteriosi avvenuti dopo la sua morte in croce.


Il cammino Cristiano-Esoterico si articola poi in sette gradi iniziatici:

  1. Lavanda dei Piedi;

  2. Flagellazione;

  3. Incoronazione di Spine;

  4. Crocifissione;

  5. Morte Mistica;

  6. Sepoltura e Resurrezione;

  7. Assunzione.

La via esoterica cristiana mira a fare del discepolo un mistico, secondo sette attributi della vita di sentimento, che sono anche i sette gradi dell’iniziazione cristiana-esoterica:

  1. Lavanda dei Piedi: come la pianta è riconoscente al terreno minerale per la sua stessa vita, così l’animale è riconoscente al vegetale. L’uomo deve esserlo nei confronti di tutti i tre Regni della Natura che si sono sacrificati perché lui fosse tale, essere umano. Così il Cristo dà il buon esempio: il Creatore lava i piedi alle creature a lui più vicine, i 12 apostoli. Come ci sentiremmo? Questa è la meditazione per questa prima tappa. Il discepolo del cristianesimo esoterico sentirà esteriormente i piedi immersi nell’acqua, mentre interiormente vedrà se stesso lavare i piedi ai 12 apostoli.

  2. Flagellazione: la seconda meditazione insegna che i dolori fisici e le sofferenze animiche devono essere affrontati sempre, anche se questi arrivano da tutte le direzioni, senza sosta. Come ci sentiremmo? Ogni dolore viene che viene inflitto è infatti una prova da superare per espandere la propria coscienza secondo l’amore. Esteriormente il corpo del discepolo è attraversato da spasmi, formicolii e contrazioni mentre interiormente si vede flagellato invece del Cristo.

  3. Incoronazione di Spine: la terza meditazione riguarda la nostra parte più sacra e spirituale, ciò che non metteremmo mai in discussione viene invece pubblicamente dileggiata. Come ci sentiremmo? Il discepolo deve accettare che la sua parte più sacra non venga accettata dagli altri, senza opporsi. Avvertirà un cerchio alla testa che corrisponderà al vedersi incoronato di spine invece del Cristo.

  4. Crocifissione: si deve ritenere il corpo un mero oggetto che ci portiamo con noi al pari di tanti altri. Bisogna rompere l’identificazione dell’Io con il corpo, così che esso sia posto al di sotto del suo principio spirituale. Quando si sarà meditato abbastanza su tale sentimento, oggettivando il corpo, compariranno dei segni nella carne in corrispondenza delle ferite inferte a Cristo Gesù sulla croce: è la “prova del sangue” cui seguono le cosiddette stigmate. Sono cinque: due alle mani, due ai piedi, una alla destra del costato. Solitamente sono visibili solo degli arrossamenti, ma possono arrivare a sanguinare, senza tuttavia infettarsi. Possono essere permanenti o passeggere, e vengono solitamente conferite il Venerdì Santo. Interiormente ci si sentirà inermi, sospesi sopra la croce.

  5. Morte Mistica: si sviluppa il sentimento meditativo che il discepolo è parte del tutto, che il suo essere appartiene al cosmo come fosse un suo arto. Man mano che questo sentimento cresce, cala un velo di oscurità intorno alla coscienza così da non percepire che il nulla. La coscienza ora sente i dolori di tutto il creato come suoi. È la discesa agli Inferi che può permanere a lungo (divenendo la cosiddetta depressione). Quando si arriva al culmine di questa esperienza, si raggiunge il fondamento dell’esistenza, l’Io, così che si vede il mondo spirituale: lo squarciarsi del velario.

  6. Sepoltura e Resurrezione: quando il discepolo in stato meditativo sente il suo corpo come un oggetto costituito delle stesse sostanze di tutta la Terra, allora si sente sepolto nella terra. Ogni minerale, vegetale o animale gli sarà vicino come il suo stesso corpo. Sarà finalmente entrato nell’Anima del Mondo che è l’anima di Cristo secondo le parole “Chi mangia il mio pane, mi calpesta con i piedi.” – Giovanni 13:18.

  7. Ascensione: è il viaggio celeste che si compie nel momento in cui l’Io entra in comunione con il Cristo Eterico, asceso al Mondo Astrale. Si abbandona il pensare riflesso del cervello (lunare) per il pensare spirituale dell’Io (solare). Non è possibile descriverne le sensazioni.

Tutti i sistemi di iniziazione sono strutturati secondo uno schema archetipico secondo la costituzione dei mondi sovrasensibili. Così, ognuno di questi gradi corrisponde all’ascensione ad una sfera planetaria. Queste sono anche il sacrificio delle forze planetarie nella Terra, nonché esperienze che il neofita mistico cristiano condivide con l’essere del Cristo:

  1. Luna – Lavanda dei Piedi: la Luna quale specchio dell’intero cosmo si offre in sacrificio trasmettendo gli impulsi astrali dal cosmo alla Terra, facendo da specchio, come Jehovah lasciò gli altri 6 Elohim, che rimasero sul Sole, per seguire lo sviluppo dell’umanità nell’Era Lemurica sacrificandosi. Il sacrificio permette all’evoluzione della coscienza di procedere oltre. In questo stadio il mistico cristiano lavora sull’elemento della volontà, corrispondente alle membra;

  2. Mercurio – Flagellazione: Mercurio la sfera dell’equilibrio degli opposti e della pace nell’armonia, viene sperimentata come la sfera dello smembramento, della diffrazione delle esperienze e della disarmonia. In questo stadio il mistico cristiano lavora sull’elemento del sentimento, corrispondente al torace e al cuore;

  3. Venere – Incoronazione di Spine: Venere la sfera dell’amore e della capacità di creare uno spazio vuoto dove poter compiere azioni, viene qui sperimentata come la sfera del dileggiamento del sacro, di ciò che si pone come “Corona” del corpo umano reso Tempio. In questo stadio il mistico cristiano lavora sull’elemento del pensiero, corrispondente al capo. Qui l’uomo incontra Michael e offre il suo intelletto in sacrificio, divenendo così vivificato dai pensieri cosmici;

  4. Sole – Crocifissione: la sfera del Sole dove lo spirituale che è nell’uomo e nella Terra media con lo spirituale che è nel Cosmo, viene sperimentata come la sfera dove ci si sente estraniati nel corpo fisico, si sentono l’anima e lo spirito attratti dalla levità del cosmo, così che la croce del corpo diviene una costruzione. Il mistico cristiano qui lavora sul passaggio tra lo spirito incarnato nel corpo e l’Io Superiore nella sfera solare. Qui è la Sofia che media tra l’uomo e il Cristo;

  5. Marte – Morte Mistica: la sfera di Marte è dove origina il moto di volontà che muove verso l’azione nel mondo fisico, questa viene sperimentata come la sfera dove tutta la volontà viene mortificata e immobilizzata. Il mistico cristiano lavora sulla relazione tra il volere cosmico ed il volere umano e come quest’ultimo possa rendersi veicolo del primo “Sia fatta la Tua Volontà”;

  6. Giove – Sepoltura e Resurrezione: Giove è la sfera dove il cosmo acquisisce la sua saggia disposizione verso l’esistenza nell’armonia dei quattro elementi realizzata nell’Anima del Mondo, questa viene sperimentata come una progressiva dissolvenza dei confini tra gli elementi della Terra e del cosmo e l’essere umano. Il mistico cristiano lavora dunque sulla continuità di autocoscienza che permane attraverso l’incontro con l’Anima del Mondo;

  7. Saturno – Assunzione: la sfera di Saturno è il limite di evoluzione della nostra catena planetaria, avendo come limite superiore la sfera dello Zodiaco, oltre il quale si trova l’Eternità. Il mistico cristiano entra in comunione con il Cristo Eterico.

Grazie all’iniziazione l’uomo viene portato fuori dalla sua stessa natura egoistica nei regni cosmici dove vigono le forze delle Gerarchie Spirituali: è lì che trova l’archetipo di se stesso: l’originale Adam Kadmon, l’Adamo di Luce. “Uomo, conosci te stesso!”, che risuonava nell’oracolo di Delfi, a cui seguiva l’eco “e conoscerai il cosmo e gli dei”. Conoscendo il suo sé archetipico incorrotto, l’uomo conoscerà anche il suo sublime obiettivo archetipico.


Questa via interiore è particolarmente adatta a coloro che sono più vicini alla “vita contemplativa”: è la via dei mistici che incontrano il Cristo interiore attraverso il sentimento dell’anima, nel microcosmo.


Tuttavia è bene ricordare che secondo la Gnosi, non tutti gli uomini possono aspirare alla via mistica e dunque ottenere questo stato. Esistono tre tipi di uomini:

  1. Ilico: in cui prevale il corpo, la sensualità animale, il godimento fine a se stesso che preclude ogni possibile Gnosi e dunque ascesa;

  2. Psichico: in cui prevale l’anima, anelano alla Gnosi ma ancora non la possiedono. Possono raggiungerla se tralasciano il sentimentalismo e le passioni;

  3. Pneumatico: in cui prevale lo spirito, possiedono la Gnosi come facoltà intuitiva dello spirito. Possono scegliere di aiutare gli psichici a raggiungerla divenendo maestri.

Le meditazioni devono avere come costante i sentimenti di umiltà e devozione. Una volta conseguita l’anima del discepolo risorge entro il mondo spirituale. È una via rivolta al passato, ovvero riporta la sequenza di eventi subito precedenti al Punto di Svolta dei Tempi, a quel 33 d.C. in cui la parabola discendente dell’evoluzione dell’umanità divenne nuovamente ascendente. È una vera Imitatio Christi, l’imitazione del Cristo, che permette di rivivere passo dopo passo gli eventi che hanno condotto al Mistero del Golgotha mantenendo però la coscienza odierna. Richiede un periodo sabbatico, di ritiro dalla vita attiva, specialmente in zone rurali, di alta montagna, o viceversa in zone desertiche e poco abitate, che permetta di osservare il ritmo lunisolare e vicino ai luoghi sacri. Dopo aver conseguito la settima tappa si può tornare a vivere nella società.

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