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  • Immagine del redattoreGiorgio Tarditi Spagnoli

L’Uomo è in debito con i Regni della Natura

Aggiornamento: 21 gen 2021

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Dobbiamo guardare al mondo animale con questo sentimento: “Voi siete là fuori, o animali, se voi soffrite, soffrite per qualcosa che torna a vantaggio di noi uomini. Noi uomini abbiamo la possibilità di superare la sofferenza, voi la dovete sopportare. Noi vi abbiamo lasciato il dolore e abbiamo tenuto per noi il superamento.” – Rudolf Steiner, GA120, “Le manifestazioni del Karma”

I tre Regni della Natura, minerale, vegetale e animale, sono un precipitato dell’evoluzione spirituale dell’uomo: quando l’uomo passava il suo stadio minerale alcune parti del suo corpo fisico di calore rimasero indietro nell’evoluzione e divennero minerali. Nello stadio vegetale dell’uomo, alcune parti del suo corpo eterico di gas rimasero indietro e divennero vegetali. Nello stadio animale dell’uomo, alcune parti del suo corpo astrale liquido rimasero indietro e divennero animali.


Mentre l’uomo discende spiritualmente nell’evoluzione, da uno stadio incosciente spirituale a uno autocosciente materiale, i Regni della Natura ascendono nell’evoluzione fisica, culminando nell’incarnazione fisica dell’uomo stesso. In altre parole, affinché l’uomo sia “essere umano” appieno; minerali, vegetali e animali si sono sacrificati per l’uomo così che la sua evoluzione potesse procedere in accordo con i piani delle Gerarchie Spirituali.

In realtà l’Antico Saturno non conteneva in quello stadio altri regni se non quello umano. Tutto era “uomo”. Gli altri regni sono comparsi dopo, grazie al fatto che parte della sostanza umana originaria non divenne tutta “uomo”, ma prese altre direzioni. I regni inferiori all’uomo esistenti oggi, sono di fatto “sostanza” che non è diventata umana, che si è evoluta in altre forme. Ogni sasso, ogni pianta o animale, è un “uomo mancato”. – Rudolf Steiner

Precisamente per mezzo di questo necessario sacrificio cosmico compiuto dai regni della Natura, l’uomo ha contratto un debito che dovrà ripagare con il servizio offerto alla Natura stessa: in questo modo l’uomo compenserà l’evoluzione di coloro che sono rimasti indietro, evolvendo lui stesso, secondo il principio occulto di “Beati gli ultimi che saranno i primi”.


Nelle future metamorfosi della Terra, gli animali, i vegetali e infine i minerali sono destinati a divenire uomini, ma ciò potrà avvenire se e solo se l’uomo, per mezzo della sua azione permetterà a questi regni di evolvere al suo stadio di coscienza attuale. Ma se l’uomo nella sua evoluzione non saprà porsi come esempio di se stesso, elevandosi al suo archetipo spirituale, nemmeno la Natura potrà imparare ad essere uomo e dunque, verrà coinvolta nell’evoluzione discendente verso l’Ottava Sfera, la contro-evoluzione degli Ostacolatori.


Il Cristo, è lo Spirito della Terra, il pianeta è il suo corpo fisico. Egli è il rappresentante dell’uomo futuro, intesse nelle forze vitali della Natura, fonte di tutte le guarigioni: se viene inflitta distruzione alla Natura per via del materialismo, il Cristo è come se ne venisse soffocato per estinzione delle forze eteriche-vitali. ”Non fare al prossimo quello che non vorresti fosse fatto a te.” Anche I regni della natura sono il nostro prossimo, siamo fratelli nel piano dell’evoluzione cosmica.


Se vogliamo essere aiutanti del piano di evoluzione cosmica, se vogliamo divenire amici del Cristo, siamo dunque chiamati ad avere a cuore tutta la Natura ed i suoi regni. Se la Natura soffre, l’uomo deve soffrire con essa, agendo quale guardiano della sua futura evoluzione. Siamo chiamati a diventare gli Angeli Custodi della Natura.

Io ti ringrazio, pietra muta e mi chino davanti a te: a te devo la mia esistenza come pianta. Io vi ringrazio, suolo e fiori, mi avete aiutato a divenire come animale. E mi piego davanti a voi: e mi inchino davanti a voi. Io vi ringrazio, pietra erba e animale voi tutti mi avete condotto a me stesso. Noi ti ringraziamo, essere umano, e ci adagiamo devoti davanti a te: perché noi esistiamo in quanto esisti tu.Dalla divina unità e divina molteplicità si rende ancora grazie: e nel ringraziamento si intreccia tutta l’esistenza. – Christian Morgenstern
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