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Immagine del redattoreGiorgio Tarditi Spagnoli

Michael ci guida verso la cittadinanza universale

Aggiornamento: 8 dic 2023





Durante gli anni della guerra abbiamo sentito continuamente la menzogna universale: “Libertà per le singole nazioni, anche per le nazioni più piccole”. Questa è un'idea essenzialmente falsa, perché oggi, nel periodo di Michele, la cosa più importante non sono i gruppi di uomini, ma gli individui umani, gli uomini separati. Questa menzogna non è altro che il tentativo di permeare ogni singola nazione non con la nuova forza di Michele, ma con la forza dell'antico, del tempo precristiano, con la forza di Michele dell'Antico Testamento. Per quanto paradossale possa sembrare, oggigiorno tra le cosiddette nazioni civili c'è la tendenza a trasformare ciò che era giustificabile presso il popolo ebraico dell'Antico Testamento in qualcosa di luciferico, e a fare di questo l'impulso più potente in ogni nazione .
– Rudolf Steiner, La via di Michele verso Cristo

Le tendenze nazionalistiche sono legate al sangue e alla terra, a loro volta legati all’evoluzione umana passata e alla doppia caduta dell’umanità: prima in Lemuria per l’intervento di Lucifero, e poi in Atlantide per l’intervento di Ahriman.


Dal sangue che passa attraverso i nervi, dobbiamo vincere la tendenza egoistica di Lucifero a pensare solo al nostro bene e al bene dei nostri consanguinei.

Dalla dimensione elettromagnetica del doppio nel paesaggio geografico, dobbiamo vincere la presa materialistica arimanica che si sforza di renderci esseri puramente terreni.


Michele ci porta ad essere cittadini del mondo, capaci di riconoscere l'unità nella diversità nonostante le circostanze terrene. Se pensiamo in modo michaelico trascendiamo la parentela di sangue in parentela spirituale trascendendo così i confini nazionali per rivelare la vera umanità solare.


Immagine: David Newbatt

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