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Onirosofia: l’Interpretazione esoterica dei Sogni

Aggiornamento: 18 gen 2021

René Magritte: La grande famiglia (1963)


Come esiste una “onirologia” ovvero una “scienza dei sogni”, basata su un approccio riduzionistico e razionalistico (tra cui spicca il celebre approccio psicosessuale di Freud), ne esiste anche una basata su un approccio olistico, che comprenda sia l’aspetto animico che spirituale. Fornirò così nelle mie interpretazioni una dimensione di conoscenza esoterica del sogno. Il sogno è infatti una metafora di un viaggio iniziatico, o meglio della tappa alla quale l’individuo è arrivato nel corso della sua biografia.


A questo scopo utilizzerò come base l’impianto della teoria degli archetipi di Jung, ma solo come un utile canovaccio, in quanto descriverò la realtà dei mondi spirituali agenti nel nostro mondo dei sogni. L’approccio di Jung, infatti, pur essendo olistico (e non riduzionistico) rimane tutto sommato nell’ambito razionalistico. L’approccio di Jung fa infatti uso di concetti (individuazione) e teorie (archetipi), preferendo lasciare l’esperienza diretta del mondo spirituale sullo sfondo. Al contrario, l’antroposofia di Rudolf Steiner, la “saggezza dell’uomo” chiamata anche “scienza dello spirito”, è invece tutta volta all’esperienza dei mondi spirituali e sarà dunque la chiave di interpretazione di quelle parti del sogno che mostrano inequivocabilmente le comunicazioni spirituali ai sognatori. Per un confronto tra la psicosofia di Steiner e la psicologia analitica di Jung e il ruolo del sogno nella biografia, consiglio di consultare il libro “Jung and Steiner: The Birth of a New Psychology” di Gerhard Wehr.


Per questo motivo questo sarà l’inizio di un nuovo approccio che chiamo “onirosofia”, ovvero “la saggezza dei sogni” derivata dall’unione dell’onirologia con l’antroposofia.

Innanzi tutto vediamo il rapporto tra sonno e sogno. Il sonno rappresenta circa 1/3 del tempo di vita dell’uomo sulla Terra, esso è lo stato di coscienza che corrisponde ai vegetali attuali, mentre l’uomo possedeva normalmente questo stato di coscienza durante la metamorfosi dell’Antico Sole, quando passava egli stesso lo stadio vegetale. Il sonno è legato agli influssi circadiani del sorgere e del tramontare del Sole e dunque alle funzioni ritmiche del corpo eterico. Il sogno invece è lo stato di coscienza degli animali attuali, uno stato che fu normale per l’uomo sulla Antica Luna, quando passava il suo stadio animale. Il sogno è legato agli influssi notturni della Luna e degli altri pianeti visibili nella notte, e dunque si collega alle funzioni di attrazione e repulsione del corpo astrale.


Il sonno ha inoltre una capacità ristoratrice sui corpi sottili, specialmente il corpo astrale, il cui confine (la pelle) si logora al contatto con altre entità astrali. Gli angeli rattoppano il corpo astrale proprio mentre dormiamo, e mentre altre entità spirituali intessono nei nostri corpi sottili le trame dei sogni.

Ogni cosa viva ha una pelle come segno che è racchiusa nel mondo fisico. I corpi eterici ed astrali hanno anch’essi pelli. Quando un uomo riceve impressioni attraverso i suoi sensi, la pelle, il contorno del corpo astrale viene rotto ed logorato; questa si manifesta come stanchezza. Questa pelle viene eliminata e sostituita durante il sonno. Dovremmo cercare di prendere coscienza di questo processo prima di andare a dormire. Pensare che si sta andando nei mondi spirituali in cui il corpo astrale si rinnova grazie ad esseri spirituali dei regni dell’armonie delle sfere. Dovremmo andare a dormire con sentimenti di gratitudine per questi esseri e per i loro poteri divini; qui dobbiamo sentire l’amore per la saggezza. Così i cattivi sentimenti non saranno in grado di influenzarci.

– Rudolf Steiner, GA266, Kassel 26 febbraio 1909

Il corpo eterico invece immagazzina e trasforma la memoria delle esperienze vissute durante il giorno quando ci addormentiamo, così che la sua attività si collega direttamente con la formazione della biografia, la cui parabola segue proprio lo sviluppo della pianta, dal seme alla fruttificazione.


Più volte Steiner ha ribadito l’importanza della vita del sogno in rapporto ai corpi sottili (conferenza del 12 giugno 1909):

Perché nel sonno non percepiamo la realtà esterna, pur essendo contornati dal mondo sensibile? Perché l’intelletto è disattivato. E questa disattivazione viene causata dal fatto che due elementi, il corpo astrale e l’io, che di notte con il sonno fuoriescono dal corpo fisico ed eterico, impediscono il naturale funzionamento degli organi di senso. L’Io e astrale vanno in un altro mondo. E perché non vediamo quel mondo? In realtà in parte lo vediamo: i sogni ne sono testimonianza. Ma non li vediamo con chiarezza e consapevolezza, perché? Perché non abbiamo organi spirituali per poter vedere e presiedere attivamente ai processi di quel mondo.
I quattro corpi dell'uomo durante il giorno e la notte: durante il giorno corpo astrale e Io sono uniti al corpo fisico ed eterico. Durante la notte, l'Io e il corpo astrale si espandono nei mondi spirituali dove ricevono influssi dalle entità spirituali del Sole e della Luna.

I quattro corpi dell’uomo durante il giorno e la notte: durante il giorno corpo astrale e Io sono uniti al corpo fisico ed eterico. Durante la notte, l’Io e il corpo astrale si espandono nei mondi spirituali dove ricevono influssi dalle entità spirituali del Sole e della Luna e degli altri pianeti.


Il sogno viene dunque intessuto dalle entità spirituali al momento del sonno. Vediamo cosa accade esotericamente:

  1. Il corpo eterico rimane insieme al corpo fisico nel letto del sognatore, così da garantirne le funzionalità vegetative, che sono essenzialmente di rigenerazione del corpo fisico. La stanchezza del corpo fisico deriva dal lavoro sulla propria biografia, e dunque dal pareggiamento e dalla creazione di nuovo karma (destino) sia esso negativo o positivo. Il sonno è dunque anche l’occasione per intessere le trame del karma grazie all’aiuto di gerarchie spirituali (angeli).

  2. Il corpo astrale e l’Io viaggiano fuori dal corpo fisico ed eterico. Si espandono nel macrocosmo, progressivamente coprendo tutte le sfere planetarie, dalla più vicina alla Terra, la Luna, a quella più lontana, Saturno, da cui poi l’Io e il corpo astrale fanno ritorno al momento del risveglio. In quel momento le gerarchie angeliche delle sfere planetarie intessono il karma dell’individuo e al contempo suggeriscono le prossime tappe da intraprendere nella biografia.

Secondo questa nuova prospettiva possiamo dire che, in generale, il sogno esorta il sognatore a proseguire con il proprio viaggio nella vita, sebbene questo messaggio sia tanto più nascosto quanto più pensiero e sentimento risultano disgiunti nella coscienza (Io) della persona che sogna. Ne deriva così che le persone eccessivamente razionali avranno sogni che replicano più o meno da vicino la realtà e situazioni materiali, mentre persone eccessivamente sentimentali avranno sogni ricolmi di fantasia. I sogni delle persone eccessivamente razionali sono dunque sotto l’influsso di Ahriman, lo spirito del materialismo secondo cui lo spirito è illusione; mentre i sogni delle persone eccessivamente sentimentali sono sotto l’influsso di Lucifero, lo spirito dello spiritualismo secondo cui la materia è inutile se non dannosa.


I sogni di una persona le cui due facoltà fossero in perfetta armonia mostrano invece più chiaramente i messaggi che giungono al sognatore in forma immaginativa. Le immaginazioni sono infatti delle rappresentazioni dell’agire del mondo spirituale. Il Cristo, lo spirito equilibratore delle influenze materialistiche di Ahriman e di quelle idealistiche di Lucifero, può dunque manifestarsi più chiaramente in questo contesto animico. Il passo successivo è quello degli iniziati, le cui facoltà del sentimento (forze della Luna, Mercur degli alchimisti) e del pensiero (forze del Sole, Sulphur degli alchimisti), hanno raggiunto il sacro matrimonio (ierogamia), aprendo così il “terzo occhio” (Ajna, il secondo chakra di Giove, l’occhio dei Lemuri), che permette non solo di percepire le immaginazioni, ma anche di comprenderne contestualmente il significato esoterico.


Infatti, nelle parole di Steiner:

Con l’iniziazione, con gli esercizi, il corpo astrale che fa apparire il caotico mondo onirico astrale notturno, viene organizzato in modo da avere a poco a poco nel corpo astrale adeguati organi di percezione. Per plasmare questi organi occorre sviluppare un attiva vita interiore, a mezzo di attività determinate, chiamate concentrazione e meditazione. Lavorare su simboli come la Rosacroce, edifica e configura organi astrali che ci permetteranno di vedere con esattezza nei mondi spirituali.

Nella maggior parte dei casi, comunque, un singolo sogno mostra un’alternanza di parti influenzate dalla grettezza arimanica e dalla fantasia luciferica, le influenze di entrambi gli esseri spirituali mirano ad ostacolare la comprensione del messaggio iniziatico rivolto all’evoluzione morale e conoscitiva della persona. Tuttavia attraverso l’esercizio dell’equilibrio cristico tra questi due estremi è sempre possibile recuperare il significato pienamente umano dell’esperienza onirica e dunque trarne “il senso” o “la morale”. Questo messaggio sussiste in quanto, oltre la soglia del mondo materiale, tutto ciò che esiste come “cosa”, “pensiero” o “idea” nello spazio-tempo, diviene “essere” al di fuori di esso, ovvero vengono disvelati gli esseri spirituali che albergano nel mondo spirituale. Questi esseri ci parlano durante il sonno e il risultato di queste “chiacchierate notturne” con le entità spirituali sono i sogni.


Le immagini che compaiono nei sogni, i personaggi di cui sono popolati, sono la forma onirica degli archetipi, ovvero degli esseri spirituali che risiedono nel mondo spirituale. Questi, quando dal mondo spirituale discendono nel mondo dell’anima si velano di un’immagine comprensibile simbolicamente all’anima umana. Questa forma simbolica ha lo scopo di stimolare il sognatore a penetrare il velo delle apparenze sensibili, la Maya, di andare oltre la percezione e rappresentazione a cui siamo abituati nel mondo fisico per comprendere la natura animico-spirituale della realtà, il significato nascosto delle cose. Le immagini archetipali sono dunque la molteplice apparenza degli archetipi. Nel vocabolario junghiano gli archetipi sono i processi comuni a tutta l’umanità e accessibili nell’inconscio collettivo, mentre nei sogni si presentano sotto molteplici immagini.

Così, ogni corpo sottile dell’uomo compare sotto forma di immagine simbolica nel sogno. Il corpo fisico può comparire sotto forma di casa o tempio. Quando questo viene mortificato può apparire come una casa in rovina o la profanazione del tempio. Talvolta compare come un cadavere che giace in una bara o su un altare.


Il corpo eterico, con la sua natura contro-sessuale, appare come immagine di sesso opposto al sognatore. Il corpo eterico può comparire anche come un vegetale quale un albero. Nel caso di un uomo sarà una donna (che per Jung prende il nome di Anima), mentre per una donna sarà un uomo (Animus). Il corpo eterico, quando corrotto dalle forze arimaniche del materialismo, può comparire come un vegetale appassito, sul punto di morte o avvizzito. La fonte di disturbo del corpo eterico può apparire sotto forma di Vampiro che succhia le forze vitali. Addentrarsi nella foresta, in un intrico di fogliame, significa addentrarsi entro il corpo eterico.


Il corpo astrale, essendo androgino, può comparire come un essere che presenta caratteristiche di entrambi i sessi o come un animale. Può anche apparire come un fiore. Quando viene corrotto dalle forze di Lucifero, dalle ossessioni e dalla brama sensuale, può comparire come un animale feroce oppure un mostro dalle molte teste, che rappresentano i vizi capitali. Il licantropo appare come rappresentazione della corruzione avanzata del corpo astrale. È associato alle immagini di altri pianeti e delle stelle, dei segni zodiacali. Il viaggio entro il corpo astrale è un viaggio nello spazio infinito.


L’Io invece può comparire nel suo aspetto di io inferiore o Io superiore. L’io inferiore può comparire come traditore o come immagine stereotipata, come un burattino degli altri (per Jung prende il nome di Persona). La sua esistenza è del tutto determinata alle circostanze e subisce ogni condizione. Può comparire nei sogni come il labirinto che fa perdere l’orientamento rispetto al centro (l’Io Superiore) e anche come essere umano dalla testa di animale, quale il Minotauro. L’Io superiore, al contrario, compare invece come un bimbo, spesso neonato, che porta alla svolta il sogno o cambia gli equilibri della trama del sogno stesso, spesso con atti magici. Solitamente non ha un sesso riconoscibile. Può anche letteralmente nascere da una donna che lo porta in grembo, come Madre Terra che partorisce un Sole oppure come la vergine che dà la luce il figlio prediletto. Questa donna è la Divina Sofia-Vergine Maria, l’Anima del Mondo.


L’opposto dell’Io prende il nome di Ombra, esso è per Jung l’archetipo dell’oppositore, di colui che vuole sostituirsi all’Io mettendo in atto ciò che gli è contrario in essenza. L’Ombra compare come nemico giurato, come essere oscuro e indistinguibile capace di soffocare o paralizzare la coscienza del sognatore. Può assumere anche l’aspetto di un animale mostruoso e terrificante, quale il drago, la chimera, il ragno, il basilisco, cerbero, medusa etc. spesso sono animali mitologici. In esoterismo viene chiamato Guardiano della Soglia. Si deve combattere usando un’arma, che solitamente viene forgiata con l’aiuto di diversi elementi della natura, quali il fuoco, il ferro, l’oro e il Sole. Quando viene superato, di solito con un combattimento, si ottiene un tesoro, che rappresenta l’accesso al mondo spirituale.


Lo spirito, in particolare il Sé Spirituale, il corpo astrale trasformato dall’Io, compare nei sogni come il Maestro, colui che insegna la via da percorrere per ottenere l’illuminazione e la salvezza. Può assumere un carattere asessuato oppure lo stesso sesso del sognatore, ma con caratteristiche senza tempo, come un vecchio saggio o una vecchia saggia. In altri casi appare come angelo, che dona una conoscenza superiore. Spesso sono associati a un oggetto sferico, quale la sfera di cristallo, una luce sferica o la Terra stessa, o ancora un libro in cui è conservata la saggezza cosmica.

In ambito onirosofico è importante ribadire che dietro ognuna di queste immagini, per quanto fantasiose possano apparire nei sogni, hanno sempre un significato intelligibile sia simbolicamente che nella biografia della persona. Ma ancor più ognuna di queste immagini non è che un rivestimento di una entità spirituale che si presenta nel sonno al sognatore.


Tuttavia la bontà di tale approccio si può comprendere solo empiricamente, guardando i sogni con occhi nuovi: questi sono gli occhi dell’anima cosciente che scorge il significato spirituale delle cose, per quando incomprensibili esse siano inizialmente. C’è sempre un significato per l’anima che cerca, ciò che viene trovato è solo ciò che è stato prima cercato. Quando ci si pone le giuste domande, le giuste risposte arrivano e con esse altre domande che ci guidano avanti nel cammino per la conoscenza di noi stessi e del mondo.

Corrispondenza tra corpi sottili dell'uomo e archetipi.

Corrispondenza tra corpi sottili dell’uomo, sephiroth, chakra e archetipi. La prima colonna rappresenta gli arti costitutivi dell’uomo: corpo fisico, eterico, astrale, Io, Sé spirituale, Spirito Vitale, Uomo Spirito. La seconda colonna comprende anche l’anima senziente (entro il corpo astrale), l’anima razionale e l’anima cosciente (unite con l’ego). La terza colonna mostra lo sviluppo degli arti costitutivi nei successivi settenni della vita dell’uomo e il chakra corrispondente. La quarta colonna mostra gli archetipi junghiani del femminile, dal meno evoluto al più evoluto: Lilith (corpo astrale non purificato), Maria Maddalena (corpo astrale purificato o anima senziente), Maria moglie di Cleofa (anima razionale), Vergine Sofia (anima cosciente), Madre del Mondo (Spirito Vitale). L’ultima colonna mostra gli archetipi junghiani individuali: anima e animus (corpo eterico), persona o io inferiore (corpo astrale e anima razionale), bambino divino o Io Superiore (anima cosciente), il Maestro o uomo saggio/donna saggia (Se Spirituale). Immagine di Kim Grae Munch


Oneiroi, Dei dei Sogni

Pur essendo dei minori della mitologia greca, per noi che ci accostiamo all’onirosofia, cioè l’interpretazione iniziatica dei sogni, sono simbolicamente importanti.

Nyx, la notte è la madre degli Oneiroi ed Hypnos, il sonno, è loro padre. Loro mitica dimora sono le sponde dell’Oceano Atlantico, presso una caverna alla fine della quale vi è l’accesso agli Inferi. Questo sancisce la continuità tra il mondo dei sogni e il mondo dopo la morte, l’Aldilà. I mondi astrale e spirituale infatti non sono che l’Aldilà sperimentati in piena coscienza.

Il loro stesso essere, la loro costituzione occulta, si intesse nei sogni di noi esseri umani. Essi intessono i sogni e li inviano attraverso due portali: uno di corno e l’altro di avorio. Attraverso il portale di corno fuoriesce l’apparenza dei sogni, attraverso quello di avorio il vero significato dei sogni stessi.

  1. Morpheus: il più potente dei tre Oneiroi, è il Demiurgo dei Sogni: plasma le effigi degli esseri umani che compaiono nei sogni. Il papavero è il suo fiore, con il quale sfiora le palpebre inducendo il sonno. Le sue schiere sono composte di folletti, spiriti dell’aria che costruivano per lui le immagini desiderate. Governando le immagini umane nei sogni è colui che si accosta più da vicino allo Spirito.

  2. Phobetor o Icelus: è responsabile dell’ingresso di incubi nei sogni: le sue schiere erano composte di mostri. Gli incubi sono demoni di aspetto maschile che assalgono le donne in sogno. I succubi sono invece demoni femminili che assalgono gli uomini. Entrambi sono aspetti dell’Ombra, cioè della parte repressa e ancora inconscia dell’Io. Governando le immagini terrifiche nei sogni è colui che si accosta più da vicino all’Anima.

  3. Phantasos: l’artefice degli oggetti inanimati che compaiono nei sogni. Poiché nulla nei sogni è propriamente morto, egli è colui che si accosta più da vicino al fluire eterico dei paesaggi onirici, alla vita dei sogni.

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