Nikolai Senin
Rivolgiamo gli occhi della nostra coscienza agli incendi che stanno letteralmente riducendo in cenere l’Australia, con tutta la sua flora e fauna uniche nel mondo. Gli incendi, indipendentemente se siamo il risultato di cause naturali o umane, sono mantenuti vivi dal fatto che le temperature hanno superato i 45 gradi, rendendo il clima estremamente secco: questo è il nesso tra gli il propagarsi degli incendi ed il riscaldamento globale.
Fondamentale meditare “la pioggia”, e se vogliamo farlo in senso antroposofico, è necessario meditare “l’essere della pioggia”, la quale è formata dagli esseri elementari delle Ondine, che, a loro volta sono i discendenti degli Angeli, i Figli della Vita, il cui corpo più basso si manifesta nell’acqua. Quando immaginiamo la pioggia dobbiamo figurarla come un seme di luce: la pioggia fisica è luce per il mondo spirituale. Come gli uomini sperimentano le lacrime quale espressione di un’emozione, così il mondo spirituale nell’essere degli Angeli, esprime la propria partecipazione alla vita terrestre nella precipitazione della pioggia.
Le Silfidi, gli esseri elementari dell’aria, discendono dagli strati più alti dell’atmosfera, portando in sé l’etere di luce. Nel momento in cui entrano nella troposfera, lo strato dove avvengono gli eventi meteorologici che coinvolgono l’elemento liquido, le Ondine ricoprono le Silfidi di un guscio d’acqua, il quale è carico di etere del suono. Le Silfidi dormono nell’elemento liquido.
Le Ondine “cantano una ninna nanna” alle Silfidi, ovvero l’etere del suono viene infuso nell’etere di luce. Quando luce e suono si uniscono, toccando la superficie del terreno, smuovendola appena, risvegliano gli Gnomi, i quali cominceranno a dinamizzare l’etere di vita. È da questo etere che la vita sorge dal terreno di nuovo verso il cielo, sotto forma di vegetali, formando la biosfera, la sfera dove pospera la vita.
Il seme che giace nel terreno viene aperto dagli Gnomi che alacremente estraggono il germoglio: l’etere di vita comincia a formare il caos cosmico contenuto entro il seme. In altre parole l’etere di vita va formando e conferisce struttura alla potenzialità contenuta nel seme. Il germoglio si allunga verso il centro fella Terra con la radice e verso il cielo nello stelo: le Ondine da dentro i tessuti pervadono stelo e radici con l’etere chimico. Le Silfidi da fuori aprono le foglie secondo un movimento a sputarle che dipende dal pianeta a cui è legata la pianta stessa.
Una volta giunta a maturazione, la pianta fiorisce: sono le Salamandre che infiammano i tessuti vegetali con l’etere del calore, animalizzandoli. Le foglie diventano petali. L’astrale della pianta tocca l’eterico, compaiono i colori: man mano che si riscalda, il tessuto vegetale diventa simile alla carne, dai petali del fiore si sviluppano i tessuti del frutto, entro di questo vi è il seme che contiene il massimo etere del calore, dunque il massimo caos, come un piccolo Antico Saturno.
La vita infine si consuma, nasce, vive e muore, e così facendo si dissolve come in un processo di combustione: questa è l’azione delle Salamandre con l’etere del calore. Gli incendi sono da vedere come la collera delle Salamandre le quali accelerano il processo di consunzione della vita. Le Salamandre incendiando ci esortano: “Uomo! Guai a te se non pensi secondo spirito! Se tu non cambi il tuo modo di pensare la tua realtà verrà ridotta in cenere! La natura è interamente rinnovata dal fuoco, ma il pensiero è rinnovato solo dal fuoco di Michael!”.
Meditando per immaginare la pioggia, ovvero le Ondine, siamo chiamati anche a meditare di portare pace nella collera delle Salamandre, le quali stanno solo manifestando lo stato febbrile in cui versa la Terra nello stato attuale a causa dei pensieri materialistici dell’uomo. L’uomo pensando genera Salamandre, quando però i suoi pensieri sono materialistici, queste invece che rimanere interiorizzate come etere del calore, si manifestano come calore fisico che arriva a consumare.
Si tratta dunque di un processo di distruzione della materia eccessivamente accelerato rispetto al tempo necessario al compimento della evoluzione spirituale. In altre parole la materia viene consumata in senso fisico, esteriormente, prima che questa possa essere completamente spiritualizzata dall’interno. ll fuoco riduce tutto a cenere, mineralizzando l’animale ed il vegetale: in questo senso l’esteriorizzazione del fuoco è una manifestazione di Ahriman e del 6o strato interno della Terra, la Terra Ignea. Il fuoco interiore di Michael, al contrario, è un fuoco creativo che rende vivente l’attività interiore, rinnovando il pensare umano nell’oceano del pensare cosmico.
In altre parole il riscaldamento globale è l’opera scaturita dall’uomo nel suo rapporto con Ahriman, il signore del materialismo, il quale porta ad accelerare i processi evolutivi oltremisura, portando anticipando il futuro nel presente, scambiando però ciò che è per sua essenza spirituale con ciò che è effetto materiale. Esiste poi un altro tipo di fuoco che dobbiamo mantenere a coscienza: il sentimentalismo che incendia tanto chi nega il riscaldamento globale che chi lo afferma con forza. Questo è il fuoco di Lucifero, colui che infiamma l’anima col fanatismo che diviene irragionevole.
Solo Michael, il fiammeggiante principe del pensiero, può per mezzo della sua spada di ferro siderale, l’interiorizzazione di Marte, instillare il coraggio nell’uomo per compenetrare il Drago arimanico dell’etere di vita. Il morto pensare incendia la Terra, il vivo pensiero accende l’entusiasmo nell’uomo!
Noi siamo chiamati ad essere esempi per i Regni della Natura. Ogni specie animale e vegetale che scompare a causa dell’uomo prima del suo ciclo di evoluzione previsto nel piano divino dalle Gerarchie è una parte dell’anima e della vita umana che vengono rallentate nell’evoluzione, col rischio di venire perse, fino alla prossima incarnazione planetaria del Futuro Giove quando i vegetali saranno animali, gli animali saranno umani, e gli uomini saranno Angeli custodi degli animali-uomini.
Spesso vorremmo ridurre tutto ad un’unica causa, dicendo “è semplicemente questo che sta accadendo”. Tuttavia dobbiamo dimenticare questo modo semplicistico di pensare se vogliamo approfondire la realtà dei fatti. Certamente esistono cicli cosmici di riscaldamento e raffreddamento, ere più calde e più fredde: tali cicli sono legati tanto al movimento e posizionamento della Terra nel cosmo che ai sistemi di equilibrio e resilienza propri della vita. La biosfera nel suo insieme opererà sempre per portare l’equilibrio favorevole alla vita sulla Terra nel suo insieme: la biosfera è infatti l’insieme armonico di animali e vegetali i quali sono anche la manifestazione dell’astrale ed eterico terrestre. Le diverse catastrofi che hanno portato a grandi estinzioni di massa sulla Terra sono sempre state compensate nel tempo dai processi viventi della Terra. Ciò è stato stabilito non solo dalla scienza occulta, ma anche dalla scienza naturale, tanto nella geologia che nell’ecologia: questo è il senso della teoria di Gaia, la quale vuole unire e superare tutti gli aspetti parziali delle visioni riduzionistiche.
Tuttavia il problema che affrontiamo oggi è la velocità e la modalità con la quale questo riscaldamento sta avvenendo. La Terra, essendo un organismo vivente, nel suo insieme, è anche un sistema semichiuso dal punto di vista chimico delle sostanze, e semiaperto dal punto di vista termodinamico. Per avere un raffronto, possiamo fare un esempio, che sarà tuttavia molto limitato nella sua valenza: se siamo in una stanza con una piccola finestra. Dentro questa stanza manteniamo acceso un fuoco: la qualità dell’aria, pur avendo un leggero ricambio per via dell’aria che entra dalla finestra, sarà comunque intossicata dal fumo, e così la temperatura che sarà sempre più calda rispetto a quanta aria fresca entra. Questa è chiaramente una semplificazione, in quanto per comprendere realmente la Terra noi dobbiamo sempre tenere insieme tutti gli aspetti nella loro realtà vivente, rivolgendoci ad essa quale essere vivente con le sue parti costitutive manifeste e spirituali.
Nelle parole di Rudolf Steiner:
La terra è un vero organismo, un vero essere vivente. Quando si immagina l’essere umano come una creatura vivente, si può pensare al suo sangue con i suoi corpuscoli rossi e bianchi. Questi possono svilupparsi solo entro l’organismo umano e quindi essere ciò che sono. Ciò che questi corpuscoli del sangue rosso e bianco sono per il singolo essere umano, è ciò che noi esseri umani siamo per l’intero organismo della terra. Certo, noi apparteniamo a questo organismo terrestre.Facciamo parte dell’intero essere vivente che è la Terra, e ci consideriamo correttamente solo quando quando affermiamo: “Come singoli individui non siamo nulla. Siamo completi solo quando pensiamo di entrare nel “corpo” della Terra, del cui corpo percepiamo solo lo scheletro, il guscio minerale, finché non riconosciamo anche i membri spirituali di questo organismo terrestre”. Quando si verifica un processo di infezione nell’organismo umano, l’intero organismo viene pervaso dalla febbre, dalla malattia.Se lo traduciamo in termini applicabili all’intero organismo terrestre, possiamo dire che ciò che l’occultismo sostiene è vero: quando qualcosa di immorale viene compiuto in qualsiasi parte della Terra, questo equivale allo stesso evento per l’intero organismo terrestre di un ascesso sul corpo umano, il quale rende malato l’intero organismo. Se viene sottratto qualcosa alla Terra, il risultato è che l’intera Terra sviluppa una sorta di febbre. Tutto ciò non è inteso in senso semplicemente metaforico. Ciò è pienamente fondato. L’intero organismo della Terra soffre di tutto ciò che è immorale e come individui non possiamo fare nulla di immorale senza influenzare l’intera Terra. È davvero un pensiero semplice, ma le persone hanno difficoltà a comprenderlo. Ma si lasci che quelle persone che non vogliono crederci semplicemente aspettino. Proviamo a imprimere questi pensieri nella nostra cultura; proviamo con questi pensieri a fare appello al cuore umano, alla coscienza umana. Ogni volta che le persone in qualsiasi luogo agiscono in senso immorale, le loro azioni sono una specie di febbre infetta per l’intera Terra e fanno ammalare l’organismo terrestre, e l’esperienza dimostra che tremendi impulsi morali sono presenti in tale conoscenza. – Rudolf Steiner, “Il significato della ricerca spirituale per l’azione morale”, GA127, Bielefeld, 6 marzo 1911
Se vogliamo pensare spiritualmente, non possiamo che giungere alla conclusione che, se anche gli incendi siano dolosi, cioè frutto di piromani, questo non è che il risultato del pensare materialistico il quale, essendo di per sé diametralmente opposto alle leggi del mondo spirituale, si esteriorizza come fuoco. In particolare si tratta dell’esteriorizzazione del “centro di distruzione”, il polo nell’essere umano che controbilancia il polo creativo dell’Io, così come l’Io giunge alle altezze, il centro di distruzione giunge nell’Abisso, il luogo da cui il Doppio o Ombra scaturisce e diviene ospite dell’essere umano nell’incarnazione. Coloro che si collegano al doppio arimanico per mezzo del pensare materialistico, tenderanno a voler distruggere in un modo o nell’altro ciò che è frutto dell’attività creatrice delle Gerarchie, la cui opera d’arte principale è la Natura. Ma d’altro canto, vale anche per le opere create dall’uomo, come nel caso dell’impulso karmico di Erostrato e della distruzione del Tempio di Artemide ad Efeso.
In altre parole, dal punto di vista spirituale, la piromania e il riscaldamento globale originano dalla stessa causa spirituale, il pensare materialistico, sebbene manifestato a due diversi livelli di manifestazione: uno microcosmico, la piromania, ed uno più macrocosmico, il riscaldamento globale, entrambi sono distruzione interiore che diventa esteriore.
Ci si potrà chiedere: perché l’Australia? È molto importante tenere conto di dove accadano eventi come questo: l’Australia è attualmente uno dei paesi in cui al governo hanno preso potere persone che si rifiutano di accettare la realtà del cambiamento climatico, negandolo, e promettendo di poter continuare a vivere esattamente nel modo che ha portato a questa situazione. Tuttavia non più tardi della scorsa estate, fu il turno del Brasile. Gli eventi catastrofici vengono per risvegliare coscienze addormentate dal sedativo materialistico, perfino nel modo più scioccante. Come il Cristo dichiara in Matteo 10:34:
Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada.
La scienza dello spirito non nega i dati della scienza naturale. Negare il riscaldamento globale con tutti gli sconvolgimenti climatici conseguenti, sotto gli occhi di tutti, è avere paura della realtà. Negare la responsabilità dell’uomo nel riscaldamento globale è negare il nesso spirituale tra il pensare materialistico e la febbre della Terra. Dunque non è negando il riscaldamento globale o la sua causa che si fa un servizio alla scienza, né a quella naturale né a quella dello spirito. Non è negando che si possa agire con coraggio nel senso del pensare cosmico indicato da Michael.
Vogliamo dunque servire il fuoco esteriore di Ahriman per mezzo del fanatismo luciferico della negazione o vivificare il pensiero con il fuoco di Michael?
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