Una volta si ebbe davvero il momento in cui la Terra conteneva ancora in sé il Sole, ed era tutta pervasa di luce che si irradiava tutt’intorno nello spazio cosmico. Quella luce rese possibile che non soltanto l’uomo potesse vivere con la Terra nella forma primordiale di allora, ma che nella massa di luce vivessero anche tutti gli esseri superiori che non assumevano un corpo fisico e che erano e sono tuttavia congiunti con l’evoluzione umana: Angeli, Arcangeli, Archài; e non soltanto questi, ma anche altri esseri, ancora più elevati: le Potestà, o Exusiai o Spiriti della forma; le Virtù o Dynamis o Spiriti del movimento, le Dominazioni o Kyriotetes o Spiriti della saggezza, e poi quelli che sono chiamati Troni o Spiriti della volontà; e finalmente, meno strettamente uniti con la sfera luminosa, staccandosi da essa sempre più, i Cherubini e i Serafini.
La Terra era dunque un corpo cosmico popolato da tutta una gerarchia di esseri inferiori e superiori, sublimi. La luce di cui quel corpo cosmico era compenetrato e che irradiava nello spazio, non era soltanto luce, ma forza d’amore; quell’amore che più tardi doveva diventare la missione della Terra. L’amore formava la parte essenziale di quella luce. Dobbiamo dunque figurarci che non irradiasse soltanto luce, luce fisica, ma che essa fosse spiritualizzata dalla forza dell’amore.
È diffìcile da concepire per un’anima di oggi. Vi sono infatti oggi uomini che descrivono il Sole come un globo di gas che semplicemente irradia luce. È un’idea del tutto materiale quella che la gente, eccettuati gli occultisti, si fa ora del Sole.
Chi legge oggi una descrizione del Sole, quale si può trovare nei libri che sono l’alimento spirituale d’innumerevoli persone, non impara a conoscere l’essere vero del Sole. Ciò che vi è in quei libri ha tanto valore quanto la descrizione di un cadavere per l’essere umano. Come il cadavere non è l’uomo, così quel che l’astrofìsico descrive del Sole, non è il Sole.
Come chi dell’uomo descrive soltanto il cadavere ne tralascia l’essenziale, così pure non descrive la parte essenziale del Sole il fisico che crede di trovarne gli elementi costitutivi a mezzo dell’analisi spettrale. Egli non ne vede che il corpo esteriore. Con ogni raggio solare affluisce su tutti gli esseri della Terra la forza di entità superiori che popolano il Sole; e con la luce del raggio di Sole scende la forza dell’amore, quella stessa che qui, sulla Terra, irradia da uomo a uomo, da cuore a cuore.
Il Sole non potrebbe mai mandare sulla Terra luce puramente fisica; la luce solare contiene invisibilmente in sé il più caldo e fervido sentimento d’amore. Con essa fluiscono sulla Terra le forze dei Troni, dei Serafini, dei Cherubini e di tutta la gerarchia degli esseri spirituali superiori che dimorano sul Sole e che non hanno bisogno di altro corpo che di un corpo di luce. Ma siccome tutto quel che esiste ora nel Sole era allora ancora congiunto con la Terra, così lo erano anche tutti gli esseri superiori; e anche oggi essi sono tuttora congiunti con l’evoluzione della Terra.
Rudolf Steiner
O.O. 106 - Miti e Misteri d'Egitto
MANTRA DI RUDOLF STEINER
lo guardo nel creato,
in cui risplende il sole,
in cui brillan le stelle,
in cui ristan le pietre.
Vivendo crescon piante,
l'animal sentendo vive,
l'uomo con l'anima
dimora offre allo spirito.
lo guardo nell'anima
che vive entro me:
lo spirito di Dio tesse,
nella luce del sole
e nella luce dell'anima,
là fuor nel vasto spazio
nell'anima in profondo.
A te divino Spirito
pregando vo parlare
forza e benedizione
per studio e per lavoro
s'accrescano entro me.
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