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L'eternità dell'anima, la conversione da Saulo a Paolo sulla via di Damasco


Antroposofia, Lucifero, Arimane

(Il 25 Gennaio è la data nella quale viene fissata nella storia occulta del mondo, la conversione di Saulo a Paolo, a seguito della folgorazione a Damasco)


L’originaria sapienza degli dèi fluisce sulla Terra fino a diventare la sapienza degli scribi, in seno al popolo ebraico contemporaneo del mistero del Gol­gota. In questa sapienza, dovette pensare Saulo, può esservi solo verità. Occorreva invece pensare in modo diverso. Quando era ancora Saulo, Paolo si diceva: nella corrente del­ la sapienza dovrebbe esser penetrato l’errore, se chi è stato crocifisso fosse realmente il Cristo, il Messia. L’errore deve es­sersi mischiato con la verità, perché solo l’errore può aver condotto il Cristo sulla croce; vale a dire che l’antica verità divina deve esser diventata errore negli uomini. 


Naturalmente Saulo potè persuadersi solo attraverso la realtà di un fatto. Solo il Cristo stesso potè convincerlo, quando gli apparve, come fu nell’evento di Damasco. Ma che cosa significò per Saulo? Significò che l’antica sapienza divi­ na non c’era più, che in essa era fluito l’elemento arimanico. Così Paolo giunse a riconoscere che l’evoluzione dell’umanità era stata afferrata da un avversario che è la sorgente dell’erro­re sulla Terra.


Mentre porta l’intelletto, Arimane reca al tempo stesso la possibilità dell’errore che raggiunge la sua massima esplica­zione e diventa tanto grande da portare l’innocente alla cro­ce. Occorreva prima che si giungesse alla convinzione che l’innocente può essere crocifisso. Così si potè apprendere come Arimane avesse trovato la sua strada nell’evoluzione umana, e come con lo svolgersi del mistero del Golgota fos­se entrato nell’evoluzione dell’io un evento soprasensibile e sopraterrestre. La realtà esoterica non può mai essere soltan­to qualcosa di mistico. Interpretare la pura mistica come eso­terismo è sempre un grave equivoco. L’esoterismo è sempre una conoscenza di fatti che si svolgono nel mondo spirituale e che stanno dietro il velo del mondo sensibile. Appunto die­tro il velo dei sensi vi è il pareggio tra il mondo divino e il mondo arimanico, quale avviene a seguito della morte in croce del Cristo Gesù.


[…]


I Vangeli accennano appena e in modo as­sai scarno, riferendo degli incontri del Cristo Gesù coi suoi discepoli, all’importanza degli insegnamenti impartiti dal Ri­sorto ai suoi discepoli. E infine anche l’esperienza fatta da­ vanti a Damasco da Paolo viene da Paolo stesso riferita come un insegnamento impartitogli dal Risorto, per effetto del quale Saulo divenne appunto Paolo. 


A questo punto si presenta il problema seguente: quale fu il contenuto degli insegnamenti che il Cristo risorto potè dare agli eletti fra i suoi discepoli? Egli era apparso loro allo stesso modo in cui si erano manifestati all’umanità primordiale i maestri divini. 


Egli potè spiegar loro qualcosa che cer­cherò di esprimere con parole deboli e quasi balbettanti. 


Il corpo umano a poco a poco si è fatto talmente denso, le forze di morte sono diventate talmente vigorose nell’uo­mo, che egli ora può bensì sviluppare il suo intelletto e la sua libertà; ma questo è possibile solo in una vita che trapassi nella morte in modo ben distinto, in una vita in cui la mor­te segni un trapasso nettissimo, in una vita poi nella quale durante la coscienza di veglia sia cancellata la percezione del­l’elemento animico eterno. Voi però potete accogliere nella vostra anima una determinata sapienza: col mistero del Gol­gota si è verificato nella mia propria natura (così diceva il di­vino maestro, il Cristo, ai suoi discepoli iniziati) qualcosa di cui voi potete colmarvi, purché siate capaci di innalzarvi fino alla conoscenza del fatto che il Cristo è disceso verso gli uo­mini in Terra da sfere extraterrestri; e che sulla Terra vi è qualcosa che non può essere compreso con strumenti terreni, ma solo con mezzi superiori a quelli terreni; che il mistero del Golgota va considerato come un evento divino inserito nella vita della Terra, un evento compiuto da un essere divi­no. 


Tutto ciò che si svolge sulla Terra può accrescere la vostra sapienza, ma non vi servirebbe a comprendere la morte; vi servirebbe solo se voi poteste, come gli uomini antichi, non interessarvi intensamente della morte. Poiché invece siete co­ stretti a interessarvene intensamente, dovete accogliere nella vostra conoscenza una forza maggiore di ogni altra forza di conoscenza terrena, una forza capace di riconoscere che col mistero del Golgota è avvenuto qualcosa che ha spezzato ogni legge naturale terrena. Se siete capaci di accogliere nel­ la vostra fede solo le leggi naturali della Terra, potrete bensì scorgere la morte, ma non potrete mai afferrarne il significa­to per la vita umana. 


Se invece riuscirete a sollevarvi fino a ri­conoscere che la Terra ha conseguito il proprio significato solo in quanto al punto centrale dell’evoluzione terrestre si è verificato, col mistero del Golgota, qualcosa di divino che non può venire compreso con mezzi di conoscenza terreni, allora preparerete una particolare forza di sapienza (e forza di sapienza equivale a forza di fede), una forza di sapienza che è fede (Pistis-Sofìa). Poiché significa una gran forza nell’anima il poter dire: io credo, mediante la fede io conosco ciò che mai potrei credere, né conoscere con mezzi terreni. 


Questo rappresenta una forza più grande che l’attribuirsi solo la ca­pacità di conoscere mediante i mezzi di conoscenza terreni. Anche se conseguisse tutta la scienza della Terra, sarebbe de­bole l’uomo capace di accogliere nella propria sapienza solo ciò che si può afferrare con mezzi terreni. Per ammettere che entro la vita della Terra viva qualcosa di sopraterreno occor­re all’uomo un’attività interiore molto maggiore.


Nella contemplazione del mistero del Golgota si trova uno stimolo ad esplicare una tale attività interiore. Il Cristo risorto annunciò ai suoi primi discepoli in sempre nuovi modi questa dottrina: che un essere divino era passato per esperienze umane (poiché in precedenza gli dèi non avevano sperimentato nella loro sfera destini umani), congiungendo­ si attraverso quelle esperienze col destino della Terra. E que­sto annuncio esercitò un effetto poderoso. Cercate di render­ vi conto, partendo dalle condizioni esistenti oggi, di quanto possa essere l’effetto di un annuncio come quello. 


A chi è capace di comprendere col proprio pensiero le esperienze fatte sulla Terra, ed anche quelle tratte dalle comuni conce­zioni religiose, si richiede di meno che non a chi voglia in­nalzarsi nella conoscenza fino ad afferrare il fatto che certe categorie di dèi non possedevano, prima del mistero del Gol­gota, una sapienza relativa alla nascita e alla morte e che se la conquistarono poi per il bene dell’umanità. 


Occorre una cer­ta forza per immischiarsi — se così vogliamo esprimerci — nel­la sapienza divina. Certo, non occorre nessuna forza partico­lare per apprendere da un qualsiasi catechismo che Dio è on­nisciente, onnipotente, e così via. Basta appiccicare a ogni cosa la particella "onni" ed ecco bell’e pronta la definizione del divino, nel modo però più nebuloso possibile! 


Oggi gli uomini non osano, per così dire, immischiarsi nella sapienza divina. Ma ciò deve avvenire. Ed è proprio sapienza divina quella che gli dèi si sono appropriata, facendo fare ad uno di loro l’esperienza della nascita e della morte umana. Proprio questa fu la cosa della massima importanza: il fatto che ciò venne affidato alla conoscenza dei primi discepoli. 


E altret­tanto importante è quanto ne seguì, cioè il fatto che a quei discepoli fu comunicato:

sì, nell’uomo visse un tempo la fa­coltà di riconoscere l’eternità dell’anima. 

Rudolf Steiner 211 - Il Mistero Solare

L’Aja, 13 aprile 1911


TROVI IL LIBRO QUI


 

Rosacroice, Via Iniziatica, Rudolf Steiner, Giorgio Tarditi Spagnoli

PERCORSO IN PRESENZA IN 3 WEEK-END

L'Uomo è uno Spirito, la Biografia umana quale manifestazione dell'Io


LINK PER ISCRIVERSI

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📍DOVE

Presso il Tempio di Buggiano, il nuovo centro dell'impulso

Pleroma Scuola Misteriosofica >> in Via Circonvallazione 75 a Borgo a Buggiano (PT) >> https://bit.ly/pleroma_tempio_location


📅 DATE

Sempre Sabato dalle 10 alle 18 e Domenica dalle 9 alle 13


20-21 Aprile

4-5 Maggio

1-2 Giugno


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RELATORI ED ESPERIENZE


🟡 Giorgio Tarditi Spagnoli


🟡 Gianbattista Bedolo


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DESCRIZIONE


L’uomo è uno spirito che fa un’esperienza umana, unica e irripetibile, che chiamiamo “biografia”. Tuttavia quando non siamo coscienti delle immense forze spirituali che agiscono nella vita, perdiamo il significato degli eventi. Il lavoro biografico ci aiuta a riconoscere le nostre potenzialità, a compiere scelte coscienti per la nostra evoluzione spirituale.

La biografia umana, quando compresa attraverso la scienza dello spirito antroposofica, diviene un rapporto diretto con un essere vivente nel quale l’Io dell’uomo intesse il suo destino e compie le sue libere scelte.


Questa comprensione della biografia è qui chiamato “lavoro biografico antroposofico” intesa come “la saggezza della vita” o “la vita con saggezza”. Rifacendosi all’interpretazione esoterica della parola “Antroposofia” come “coscienza dell’essere umani” allora giungiamo all’interpretazione esoterica del lavoro biografico come “la coscienza dell’essere vita”.


Il lavoro biografico in senso antroposofico rientra inoltre nel counseling antroposofico, l’ascolto attivo per mezzo della comprensione dell’individuo come corpo, anima e spirito, in connessione con la natura e l’anima e spirito del cosmo.

Il tutto è racchiuso in ciò che Rudolf Steiner definì come Psicosofia “la saggezza dell’anima” o “coscienza dell’essere anima”.


Il lavoro biografico antroposofico permette di comprendere dunque tanto la dimensione soggettiva che oggettiva della propria biografia, riconoscendone al contempo un valore individuale e universale, che collega gli eventi di vita tra passato e futuro, nello spazio, sempre passando per l’autocoscienza del presente. Il lavoro biografico consiste nell’ordinare gli eventi di vita in cicli di sette anni, in cui vengono individuati tanto i nessi tra causa ed effetto, quanto i nessi con i cicli astrologici e i processi archetipali del cosmo.


Programma

Il seminario si svolgerà in 3 weekend ognuno dedicato ad una triade di settenni:

1° Weekend: 20-21 Aprile

1°-2°-3° settennio, i settenni del corpo, dall’infanzia all’adolescenza.

2° Weekend: 4-5 Maggio

4°-5°-6° settennio, i settenni dell’anima, dalla giovinezza alla vita adulta.

3° Weekend: 1-2 Giugno

7°-8°-9°, i settenni dello spirito, dalla maturità all’anzianità.

Il seminario alterna conferenze sul tema della biografia umana, secondo la scienza dello spirito antroposofica, con specifici laboratori esperienziali condotti sugli stessi temi che sono stati portati prima in senso conoscitivo.

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COSTO

✅ 390 Euro - per tutti e tre i week-end

Non sarà possibile partecipare ad un singolo week-end.

Non sarà possibile partecipare alle sole conferenze in modalità online.

Viene da la possibilità di pagare a rate: 130 Euro a incontro


‼️ IMPORTANTE ‼️

Questo percorso seguirà le modalità di iscrizione previste dall'Associazione Pleroma >> https://www.pleroma.uno/associazione-pleroma


LINK PER ISCRIVERSI


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INFO E CONTATTI

+39 347 15 85 692



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